Regia di Penelope Spheeris vedi scheda film
Il padre, da tempo immemorabile vedovo, gira sempre con il cappellaccio in testa. La nonna ha come hobby la distillazione clandestina dell'alcool, mentre la figlia gioca come un maschio e si arrampica di preferenza sugli alberi, quanto al fratello, la sua unica attività è mangiare in continuazione. Ecco i Camplett, protagonisti negli Stati Uniti di una fortunata serie televisiva e ora trasportati sul grande schermo grazie a Penelope Spheeris, una regista che ha incominciato una decina di anni fa con film underground. I Camplett trovano il petrolio e diventano immediatamente ricchi. Naturalmente decidono di cambiare vita e di trasferirsi a Beverly Hills, ma i soldi non li trasformano certo in signori. Anzi, nella lussuosa villa dove vanno a vivere i problemi di integrazione con i vicini, ricchissimi e snob, sono notevoli. Molte battute intraducibili, e quelle del dialogo italiano non sono all'altezza dell'originale (c'è una freddura per Clinton, ormai ispiratore di infinite barzellette). Comunque si ride, e i divi vecchi e nuovi di Hollywood danno l'idea di una comicità che si ispira esplicitamente a quella di Blake Edwards.
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