Regia di Leone Pompucci vedi scheda film
Un film sulle zone d'ombra del boom economico, che sono poi quelle della vita in generale, fatte di improvvisi vuoti che nemmeno l'incalzante euforia del consumismo può minimamente colmare. La vigilia dell'eclissi totale di sole del 1961 rappresenta quegli attimi sospesi in cui l'attesa e lo stupore si trasformano in nevrosi. Questo è il leitmotiv delle vicende personali di cui il piccolo Sandrino è testimone girando per gli appartamenti del suo caseggiato: la breve parentesi di libertà di un evaso, la crescente ansia di un trapiantato di cornee a cui stanno per togliere le bende, i dubbi ed i rimpianti di una prossima sposa per denaro, i sentimenti contrastanti dei figli che vegliano il ricco padre appena defunto. Il ritorno del sole dopo la temporanea oscurità segnerà la fine di quei critici momenti, e la loro consegna al gigantesco ed impetuoso scorrere degli anni, che tutto appiana e fa dimenticare. Un film che, al di là del gusto della caricatura, ci regala, attraverso la nostalgica rievocazione dell'infanzia, una matura e poetica riflessione sul senso del tempo e della storia nella parabola dell'esistenza umana.
La regia di Pompucci colpisce per la straordinaria qualità delle immagini, la bellezza dei colori, l'intensità della luce, e per il suo modo acrobatico di giocare con i primi piani, le prospettive, le riprese in movimento, impreziosendo il film, per tutta la sua durata, di effetti visivi impressionanti e vertiginosi.
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