Regia di Jean-Marie Poiré vedi scheda film
Anno 1000, Francia. Il prode cavaliere Goffredo de Montmirail detto l’Ardito, appena tornato da una spedizione al seguito del re Luigi VI il Grosso insieme al fido ma imbranato scudiero Jean Cojon il Marpione, si accinge a convolare a nozze con l’amata monna Fremebonda. Ma, a causa di un maleficio lanciatogli da una strega che ha appena catturato, uccide il futuro suocero, scambiandolo per un feroce orso. Disperato, cerca aiuto nello svanito mago Eusebius che prepara una pozione in grado di riportarlo indietro nel tempo; un ingrediente dimenticato tuttavia, trasporta per errore il conte e il suo servitore nel futuro, precisamente negli anni ’90 del XX secolo, dove incontra una sua discendente. Ne conseguirà, ovviamente, una cascata di equivoci e incomprensioni.
Piccolo blockbuster di grande successo in Francia (tanto da meritare un sequel e un reboot in chiave americana), il film diretto da Jean-Marie Poiré, con Jean Reno e Christian Clavier, è un’irriverente commedia fantastica che si diverte a sovvertire gli stilemi letterari dell’eroismo e della nobiltà e gli stereotipi legati al mondo medievale con una sceneggiatura piena di trovate divertenti ed elementi parodistici che ha il suo punto di forza soprattutto nei dialoghi cavallereschi e nelle battute, felicemente adattati anche in italiano. Sebbene l’idea del viaggio nel tempo non sia particolarmente originale, i personaggi catapultati da un medioevo violento e scalcagnato ad un mondo altrettanto barbaro e disordinato, riescono a coinvolgere e intrattenere, pur se il tipo di comicità non brilli per raffinatezza, rendendo la pellicola un piacevole passatempo disimpegnato, con furbi accenni a probabili seguiti che infatti non si sono fatti attendere.
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