Regia di Daniel Ragussis vedi scheda film
Imperium. Ispirato alla storia vera dell'agente dell'FBI Michael German, il quale trascorse quasi venti mesi sotto copertura in un gruppo di neonazisti degli Stati Uniti. Il regista Daniel Ragussis, qui alla sua opera prima, mette in scena un film dal sapore freddo e violento, lodevole nei contenuti e nella trattazione dei personaggi ma mancando di un cuore, mancando di un focus o un elemento che lo identifichi.
Nate Foster (Daniel Redcliffe o, se preferite, Harry Potter) è un giovane agente dell'FBI che viene scelto dal suo superiore Angela Zamparo (una magnifica Toni Colette) per infiltrarsi sotto copertura in un gruppo di fanatici neonazisti, immergersi nella loro cultura, studiarne le mosse e riferire qualsiasi tipo di informazione circa un possibile attacco terroristico pianificato dal gruppo stesso. Nate, deciso a dare una svolta alla sua vita piatta e quasi insignificante, accetta l'incarico e in breve tempo riesce a guadagnarsi il rispetto della maggior parte dei membri del gruppo. La storia segue di pari passo le vicende della vita di Michael German, i suoi legami con i capi dell'organizzazione, i suoi fallimenti durante l'operazione, il rapporto non sempre facile con Zamparo fino alla risoluzione finale degli eventi in cui riuscì a far arrestare i responsabili di un probabile attacco terroristico e a risanare le coscienze di altri membri del gruppo.
Imperium non riesce però ad innescare la miccia e rimane sempre in procinto di cominciare o di esplodere in quella che ci si aspetterebbe essere il centro focale dell'opera. Un film privo di cuore, di un'essenza che lo identifichi e che faccia meravigliare lo spettatore. Ragussis rimane lì fermo quasi impassibile, a eccezione di una manciata di sequenze ad effetto nelle quali si avverte la tensione per ciò che sta accadendo, il film risulta quasi monotono e piatto. Redcliffe, se pur bravino, non riesce ad infondere la giusta sofferenza ad un personaggio che, a rigore di logica, dovrebbe avere i nervi più tesi di una corda di violino. La Colette se la cava fin troppo bene ma molti altri personaggi sembrano quasi più un contorno che altro. Complice certamente una sceneggiatura non sempre soddisfacente che sparge lungo il film le sue piccole pecche. Di poliziotti infiltrati il cinema ne è pieno, basterebbe citarne solamente due per dare un esempio di persone vissute e consumate dal loro lavoro: Joseph Pistone e Billy Costigan, rispettivamente protagonisti di Donnie Brasco e The Departed.
Imperium è un film riuscito solo a metà. A una buona prima parte introduttiva e di conoscenza della vicenda si aggiunge una seconda parte non troppo convincente con cadute di tono, personaggi che improvvisamente scompaiono nel nulla e una risoluzione degli eventi (la storia è reale ma il cinema è un'altra cosa) fin troppo facile e scontata. Un'occasione quasi sprecata. Imperium è un film gradevole dotato di un potenziale enorme che purtroppo Daniel Ragussis non ha saputo sfruttare nel migliore dei modi. La magia di Harry Potter questa volta non ha funzionato. Peccato.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta