Regia di Steno vedi scheda film
Già dai titoli di testa è evidente che,pur giocando in leggerezza,siamo di fronte a un film realizzato da professionisti di nome e chiara fama,leggendo che Mario Bava e Lucio Fulci sono presenti nelle competenze:un cast che snocciola un quartetto formato da Alberto Sordi,Gloria Swanson,Vittorio De Sica e Brigitte Bardot,poi,è qualcosa che non a tutti i registi è toccato di poter dirigere.E Steno,quando era in forma,era regista di cinema commerciale quanto si voglia,ma che distava molte lunghezze da quello sia degli eredi,che di molti colleghi attivi a far pellicole che garantissero introiti belli solidi ai produttori e alle case distributive.Parodia delle trasposizioni di grandi personaggi storici sullo schermo cinematografico,all'epoca molto gettonate,"Mio figlio Nerone" è una commedia nè intellettuale,un pò di grana grossa,ma che solletica spesso lo spettatore e lo indirizza al sorriso,con un Nerone che vorrebbe eliminare gli eserciti di Roma e con schiere di ballerine imperversare sull'Impero,cantando a squarciagola ad libitum,la madre Agrippina che intesse tresche e stratagemmi per esautorare l'immaturo e inadeguato figlio,un Seneca affezionato a lussi e concessioni,che cerca la miglior soluzione per continuare a vivere com'è abituato,e una Poppea irrequieta e scalpitante,stufa di essere concubina del regnante;Sordi ,in pieno istrionismo,fa un ritratto dell'imperatore folle farsesco e comunque divertente,la Swanson sta al gioco con professionalità da commediante di lungo corso,e la Bardot offre il proprio splendore alla macchina da presa,ma il migliore in scena è De Sica,che sfoggia un animo malandrinamente meschino,mancando di rispetto alla figura di un grande filosofo,forse,ma con grazia e classe uniche.
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