Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
Silvio Berlusconi Communications produce un film dal titolo Il camorrista: fino a che punto il Cavaliere si spingerà nell'autocelebrazione? E invece no, a sorpresa questo esordio di Giuseppe Tornatore non narra le gesta del famigerato pregiudicato di Arcore, bensì si tratta del racconto - romanzato e non poco, a partire dalla scelta di modificare i nomi dei personaggi - della vita del boss Raffaele Cutolo: diciamo che, essendo il suo primo lavoro, probabilmente il regista siciliano preferisce cominciare con un pesce piccolo. Tratto dal romanzo omonimo di Marrazzo (Giuseppe, padre di Piero - che condivide fra i suoi hobby, proprio con Berlusconi, il favoreggiamento della prostituzione), questo Camorrista è a cavallo fra fiction tv e vero e proprio cinema, con i giusti colpi di scena, momenti a effetto, alcuni dialoghi da intrattenimento puro (le scene in tribunale, ad es., in cui Il professore dà il meglio di sè come smargiasso), personaggi in sostanza verosimili, ma lievemente virati allo spettacolare/televisivo. Non è affatto un brutto film, anzi: peccato però che quasi tre ore di durata potrebbero segare le gambe all'attenzione di pressochè chiunque. Ottima l'idea di utilizzare Gullotta, proveniente dal Bagaglino, in un contesto serio. Lanciamo una proposta a Tornatore: perchè non fare una sorta di sequel dal titolo Il mafioso, incentrato su delitti e nefandezze del braccio destro di Berlusconi, condannato fra le varie cose per mafia, Marcello Dell'Utri? 6/10.
Vita romanzata del boss della camorra Raffaele Cutolo. Trascinato fin da bambino in una spirale di delinquenza e morte, impara a farsi rispettare in prigione, dove diventa in poco tempo un'autorità - sopranominato Il professore - e comincia a comandare le operazioni malavitose all'esterno. Riconosciuto infermo di mente, ottiene il trasferimento in manicomio e prosegue la sua opera direttiva impunemente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta