Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Definire "Fata Morgana" solo un film e circoscriverlo solo in tale parola è come ingabbiare il senso stesso dell'opera. "Fata Morgana" è come descrivere il mondo con il mondo dove a una narrazione di un testo sacro maya, il Popol Vuh, si contrappongono i paesaggi e gli scenari delle terre d'Africa che non corrispondono però a ciò che viene raccontato: carcasse di animali, auto e camion abbandonati e arruginiti, tutto ciò che a che fare col progresso stride volutamente con la narrazione con un continuo effetto sorprendente. Diviso in tre parti il film vede dei momenti di altissima intensità e delle riprese che a volte, per il colore che ne viene fuori (penso alla scena iniziale degli aerei) non sembrano filmate ma dipinte. Opera di livello eccezionale che però in un formato cinematografico, a metà strada tra documentario e allucinazione, non sempre riesce a tenere sempre il ritmo dell'attenzione alto. Profondo e bello, tuttavia difficile.
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