Werner Herzog in viaggio nell'Africa sahariana, Kenia, Tanzania, Guinea e Canarie, cattura con la cinepresa le immagini di un mondo che può essere considerato come metafora dello sviluppo della vita (e della morte) sulla crosta terrestre. Il regista tedesco, per girare questo singolare documentario, si ispira al testo sacro di alcuni indios del Guatemala, il "Popul Vuh", dividendolo, come quello, in tre sezioni: "La creazione", "Il paradiso" e "L'età dell'oro". Estrema meditazione sul presente e sul futuro dell'uomo, apocalittico itinerario geografico e spirituale nei regni di una natura violentata dalla civiltà e dall'industrializzazione.
La vita senza la vita; la morte senza la morte. La sabbia ed il deserto sconfinato sono il contrappasso per la nostra esistenza. Chi vorrebbe vivere è confinato nel deserto, gli altri sanno bene come creare il deserto dentro. Alcune scene sono lunghe e stranianti, come voluto. Voto 7.5.
Film profondamente sperimentale, che gioca sull'illusione del cinema per mostrare l'illusione dell'arte, della vita e della realtà! Un capolavoro ormai dimenticato…
“Questo è il film in cui probabilmente ho perso ogni paura”.
[Werner Herzog]
I. Die Schöpfung (La Creazione)
L'arrivo. In continuo ripetersi: l'atterraggio, per quasi quattro minuti, di otto aerei, uno dopo l'altro. Con l'aumentare della temperatura, le immagini [confrontare l'atterraggio del primo aereo con quello degli ultimi tre] diventano sempre più sfocate, quasi… leggi tutto
Definire "Fata Morgana" solo un film e circoscriverlo solo in tale parola è come ingabbiare il senso stesso dell'opera. "Fata Morgana" è come descrivere il mondo con il mondo dove a una narrazione di un testo sacro maya, il Popol Vuh, si contrappongono i paesaggi e gli scenari delle terre d'Africa che non corrispondono però a ciò che viene raccontato: carcasse di animali, auto e camion… leggi tutto
Documentario con quasi 30' di lunghe e larghe inquadrature di sfondi sabbiosi e aridi con carcasse di animali morti sparse nel vasto deserto poi,immagini di popolazioni delle zone desertiche con la loro vita ma il tutto sembra abbastanza lento e statico.voto.4. leggi tutto
Giunchi, carici, tife, canne, ninfee, sfagni, muschi, licheni…
È un libro di libri, “Fen, Bog & Swamp - A Short History of Peatland Destruction and Its Role in the Climate Crisis”,…
Ecco alcune certezze dell'Universo.
• La lingua inglese (così come qualsiasi altra lingua "dolce") è nata per essere parlata con gli accenti di Werner Herzog e Slavoj Žižek (tra l'altro, un ottimo…
Di seguito la playlist con le ultime visioni del 2020, tra cortometraggi serie Tv e film.
Gli anni passano ma mi soprendo ancora di come sia capace di passare da registi come Bergman o Herzog alle commedie italiane…
“L’Omero degli insetti.” - Victor Hugo “Un osservatore inimitabile.” - Charles Darwin “Jean-Henri Fabre è un grande uomo di cultura che pensa come un filosofo, vive da…
Il passato è un loto, potalo ed esso crescerà. “The OverStory” - Canopia, la SovraStoria, in italiano reso come “il Sussurro del Mondo”, volendo intendere [creando una…
E niente, penso che dica già tutto il titolo.
Certo che "A chair is a chair, but John Waters is gay" sarebbe un bel sottotitolo.
Beh, quindi, cose tipo queste: Werner Herzog salva la vita a…
“Chi siamo noi per riscaldare un pianeta per inseguire un sogno, e poi raffreddarlo per nostalgia?” - Ken Liu Playlist dedicata a Giuseppe Lippi. (Antologia a cura di) Gardner Dozois (nato il 23 Luglio…
Dice, tipo, che… Alta sui naufragi dai belvedere delle torri, china e distante sugli elementi del disastro, dalle cose che accadono al disopra delle parole - celebrative del nulla -, lungo un facile…
(Antologia a cura di) Gardner Dozois (nato il 23 Luglio 1947 e deceduto il 24 Maggio 2018, quando un'infezione sistemica fulminante s'è portata via il 15 volte vincitore del Premio Hugo come curatore e due…
“Mi interessava capire come nascono le storie e quale rapporto le lega alla realtà che le ha originate.” . I . Gli Uccisori del Mito. La Scienza dell'Uomo Bianco, ovvero: di Vulcani e…
Aerei che atterrano, i contorni incerti, la percezione alterata, distese di sabbia, nessun confine visivo, movimenti orizzontali, cromatismi naturali in territori astratti.
Le dune, onde morbide e mutevoli, le linee sinuose (Fata Morgana ha già cambiato ogni profilo/aspetto a parlare prima che l’illusione si sia mossa), avvolto in vuoto di deserti e quiete dorata, tagli…
42 anni fa herzog si recò nell'africa sahariana e da altre parti nel mondo e girò questo testo. film, documentario sperimentale, qualsiasi termine si decida di usare per identificare il cinema di herzog, può andare bene ed essere corretto. attraverso la divisione nei tre capitoli del popol vuh(la creazione, il paradiso e l'età dell'oro)herzog ci porta in un mondo originario composto…
Definire "Fata Morgana" solo un film e circoscriverlo solo in tale parola è come ingabbiare il senso stesso dell'opera. "Fata Morgana" è come descrivere il mondo con il mondo dove a una narrazione di un testo sacro maya, il Popol Vuh, si contrappongono i paesaggi e gli scenari delle terre d'Africa che non corrispondono però a ciò che viene raccontato: carcasse di animali, auto e camion…
Documentario con quasi 30' di lunghe e larghe inquadrature di sfondi sabbiosi e aridi con carcasse di animali morti sparse nel vasto deserto poi,immagini di popolazioni delle zone desertiche con la loro vita ma il tutto sembra abbastanza lento e statico.voto.4.
'Fata Morgana', benché sia del 1971, arrivò da noi solo dieci anni dopo: è un lavoro insolito e, sebbene appartenga all'anima documentaristica dell'autore bavarese, contiene uno dei suoi temi ricorrenti nell'arco della sua ultracinquantennale carriera cinematografica, ossia la natura e i danni causati dal passaggio dell'uomo su zone prima incontaminate. L'opera in questione - terzo…
“Questo è il film in cui probabilmente ho perso ogni paura”.
[Werner Herzog]
I. Die Schöpfung (La Creazione)
L'arrivo. In continuo ripetersi: l'atterraggio, per quasi quattro minuti, di otto aerei, uno dopo l'altro. Con l'aumentare della temperatura, le immagini [confrontare l'atterraggio del primo aereo con quello degli ultimi tre] diventano sempre più sfocate, quasi…
VOTO 7+ IPNOTICO (Tv 2 Novembre 2011) Si inizia con quattro minuti di aerei in atterraggio, ipnotici, interminabili, vera prefazione di un film ostico ed estremo. Il "viaggiatore" Herzog parte dal Popol Vuh dei Maya per rappresentare e cercare di spiegare l'impossibile: cosa siamo, dove viviamo e sopratuttto perchè. Le domande fondamentali di ogni uomo, ancora di più di un'artista che cerca…
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Commenti (3) vedi tutti
Stavolta Herzog annoia, e non poco.
commento di moviemanLa vita senza la vita; la morte senza la morte. La sabbia ed il deserto sconfinato sono il contrappasso per la nostra esistenza. Chi vorrebbe vivere è confinato nel deserto, gli altri sanno bene come creare il deserto dentro. Alcune scene sono lunghe e stranianti, come voluto. Voto 7.5.
commento di BradyFilm profondamente sperimentale, che gioca sull'illusione del cinema per mostrare l'illusione dell'arte, della vita e della realtà! Un capolavoro ormai dimenticato…
commento di Alfred De Sant