Regia di Jean-Luc Godard, Jean-Pierre Gorin vedi scheda film
UNO CONTRO UNO UGUALE DUE
Una giovane attivista marxista si racconta in un sottile gioco di specchi tra realtà e finzione. La forma film si sforza di riprodurre il contenuto, cioè il passaggio della protagonista da una fase contestataria acerba nella quale azione e teoria non coincidono a un comportamento più consapevole, attraverso la riformulazione sul campo del suo pensiero rivoluzionario. Il film riproduce il processo dialettico accostando immagini distinte, mettendole in relazione per poi risolverle in un tessuto filmico omogeneo. Il tentativo è lucido e anche in un contesto storico diversissimo come quello odierno conserva una sua forza propulsiva che incita al cambiamento. Nella pellicola, antidogmatica e pragmatica, è presente una componente ludica e persino una certa ironia.
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