Regia di Jean-Luc Godard, Jean-Pierre Gorin vedi scheda film
Teoria e pratica, lavoro e lotta. Cosa è più importante tra il lavorare in fabbrica e il teorizzare la lotta di classe per capire come ci hanno fregati e inglobati nel sistema capitalistico-consumistico. Quale rapporto c'è tra la dura pratica del lavoro e lo studio della lotta di classe? Per capire veramente le contraddizioni del sistema biosgna applicare la teoria marxista alla pratica quotidiana o fare il contrario?
Il compito dell'artista è far sorgere queste domande mettere in moto un processo cinema che ne metta in luce le discrasie, ed è qui che la teoria ritorna ad essere importante. La consapevolezza della propria condizione sociale diventa la premessa teorica per poterla affrontare concretamente e per vedere realmente se è possibile modificarla.
In altre parole una vita fatta di solo lavoro non può che distruggerci fisicamente, rendendoci necessariamente schiavi del sistema. Una vita fatta solamente di studio del marxismo ci renderà degli intellettuali sterili elitari per non dire autoreferenziali. Godard ha già capito nell'Italia delle lotte e dell'autunno caldo qual'è la contraddizione principale in un paese capitalistico dove la sacra alleanza tra lavoro-produzione e consumo non risparmia più nessuno. La prima cosa da fare è guardare in faccia la propria esistenza sociale, i propri rapporti privati e pubblici, la nostra coerenza deve essere sempre verificata per poter essere utili sia agli operai che agli studenti.
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