È la storia della formazione ideologica di Paola, una ragazza borghese militante in un gruppo extraparlamentare. Ottimo e praticamente inedito Godard a metà strada tra fiction e documentario.
Verbosità al servizio della pratica della lotta di classe. In quest'ottica assai utile (a farsi un'idea di inconcludente fumosità sugli intellettuali di estrema sinistra).
Lo si potrebbe vedere come instant movie e in questo caso può avere un valore documentaristico; resta però un esercizio a volte appesantito da situazioni e immagini dilatate troppo. Il mio voto è 6 (meno meno meno)
E' un film sperimentale, di carattere politico e al 100% marxista, dotato di una struttura molto generica e rudimentale, e composto da quadri e situazioni solo in tenue relazione tra loro. Mi pare - dico pare - che il soggetto descriva la transizione di una ragazza di famiglia borghese verso un'efficace azione di propaganda e preparazione del comunismo: il dialogo con le persone, la diffusione… leggi tutto
Teoria e pratica, lavoro e lotta. Cosa è più importante tra il lavorare in fabbrica e il teorizzare la lotta di classe per capire come ci hanno fregati e inglobati nel sistema capitalistico-consumistico. Quale rapporto c'è tra la dura pratica del lavoro e lo studio della lotta di classe? Per capire veramente le contraddizioni del sistema biosgna applicare la teoria marxista alla pratica… leggi tutto
Una ragazza borghese compie un percorso di autocoscienza: ripensa alla sua vita, ai rapporti con i familiari e il fidanzato, allo studio universitario e all’impegno politico. Tipico esempio del non-cinema praticato da Godard intorno al ’68 (e non sono neanche sicuro che sia l’esempio peggiore, a giudicare da come Farassino parla di Un film comme les autres): interminabili… leggi tutto
E' un film sperimentale, di carattere politico e al 100% marxista, dotato di una struttura molto generica e rudimentale, e composto da quadri e situazioni solo in tenue relazione tra loro. Mi pare - dico pare - che il soggetto descriva la transizione di una ragazza di famiglia borghese verso un'efficace azione di propaganda e preparazione del comunismo: il dialogo con le persone, la diffusione…
vedendo il film di gruppo dziga vertov ho avuto la tremenda sensazione, a distanza di 43 anni(il film è del 71 come me),di una nemmeno tanto nascosta presa per i fondelli. la crescita della studentessa comunista col pugno alzato, che va di pari passo con l'avanzare della pellicola è romanzata crescita politica di molti in quegli anni. sarà per il mio solo essere nato in…
Teoria e pratica, lavoro e lotta. Cosa è più importante tra il lavorare in fabbrica e il teorizzare la lotta di classe per capire come ci hanno fregati e inglobati nel sistema capitalistico-consumistico. Quale rapporto c'è tra la dura pratica del lavoro e lo studio della lotta di classe? Per capire veramente le contraddizioni del sistema biosgna applicare la teoria marxista alla pratica…
Viva l'Italia Viva l'Italia, l'Italia liberata, l'Italia del valzer, l'Italia del caffè. L'Italia derubata e colpita al cuore, viva l'Italia, l'Italia che non muore. Viva l'Italia, presa a tradimento, …
UNO CONTRO UNO UGUALE DUE
Una giovane attivista marxista si racconta in un sottile gioco di specchi tra realtà e finzione. La forma film si sforza di riprodurre il contenuto, cioè il passaggio della protagonista da una fase contestataria acerba nella quale azione e teoria non coincidono a un comportamento più consapevole, attraverso la riformulazione sul campo del suo…
Film volutamente schematico e didascalico, un ritratto che proviene dalle scelte ideologiche del '68, uno sguardo quasi del tutto documentaristico, ma di indagine personale attraverso la donna che appare e che parla con sé stesso o con noi. Il discorso che poi proseguirà, storicamente, è qui bene esposto e senza avere una sfera di cristallo da parte del regista. Il…
sorprendente documentario che non filma, non documenta, e forse non è cinema (come per gli utenti che mi hanno preceduto). l'unico modo per seguirlo è abbandonarsi quasi ipnoticamente al flusso della voce - non una classica voice over - e delle immagini. ripetute ma vorticose queste ultime, insistente, cantilentante, pacata la voce. un discorso pungolante permea l'indagine tra…
Il gruppo Dziga Vertov (Gorin e Godard) ci elargisce un'oretta di chiacchiericcio sul '68 sinistroide e dintorni. C'è qualche traccia di autoironia in questo lavoro: la continua ripetizione della parola 'pratica' in un film che è essenzialmente teoria, il ritorno dello schermo nero, per qualche secondo, come pausa di riflessione del film stesso (ma di tanto in tanto sostituito da…
Una ragazza borghese compie un percorso di autocoscienza: ripensa alla sua vita, ai rapporti con i familiari e il fidanzato, allo studio universitario e all’impegno politico. Tipico esempio del non-cinema praticato da Godard intorno al ’68 (e non sono neanche sicuro che sia l’esempio peggiore, a giudicare da come Farassino parla di Un film comme les autres): interminabili…
mi mancano quei momenti di ragazzo speranzoso....quegli anni irrisolti,stesi al vento degli eventi,senza l'ansia dell'UOMO di oggi,che deve luccicare perche' gli e' richiesto,brillare perche' "se no ti massacrano di:MA…
L'italia di oggi, l'italia di sempre. L'italia che non c'è mai stata. l'italia che si vanta di esser patria ed è stata l'ultima storicamente ad esserlo. l'italia degli italiani che non ci sono.l'italia del sia franza…
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Commenti (3) vedi tutti
Una ragazza borghese, già comunista convinta, tenta di raggiungere la vera efficacia dell'azione politica, tra propaganda e lavoro.
leggi la recensione completa di BalivernaVerbosità al servizio della pratica della lotta di classe. In quest'ottica assai utile (a farsi un'idea di inconcludente fumosità sugli intellettuali di estrema sinistra).
commento di sasso67Lo si potrebbe vedere come instant movie e in questo caso può avere un valore documentaristico; resta però un esercizio a volte appesantito da situazioni e immagini dilatate troppo. Il mio voto è 6 (meno meno meno)
commento di Daskabinett