Regia di Sydney Sibilia vedi scheda film
Credo sia noto che l’Italia non è mai stato il paese dei sequel (cinematograficamente parlando, naturalmente) non so se per incapacità o piuttosto per pigrizia del dover proseguire una trama con la stessa verve dell’esordio della stessa, tra timore e convinzione di poter cadere nel ridicolo. Non sembra essere questo il caso: la trama si ricollega perfettamente a quella originaria, garantendo un filo conduttore capace di rendere partecipe sia lo spettatore che aveva lasciato in sospeso i “malviventi” alla fine del precedente film sia quelli che non si sono mai avvicinati ne alla pellicola ne tantomeno ai protagonisti. L’incipit è lento, molto introduttivo, il che lo rende poco piacevole, a causa forse delle necessarie informazioni introduttive che sono fondamentali ai “nuovi spettatori” ma, quando la banda si riunisce, la pellicola prende vigore e anche, e forse soprattutto i “vecchi spettatori” vengono trasportati nel mondo, dalla cromia ormai riconoscibile e non più troppo disturbante, di Vladan Radovic che enfatizza i colori dando alla pellicola quel tocco di originalità non percepibile dalla trama, derivata da influenze cinematografiche più o meno note. Non ho trovato degna di lode, come ho invece letto in svariate recensioni, l’interpretazione di Greta Scarano, non denoto nulla di significativo nella sua recitazione per riuscire a scriverne una nota di merito, ne di demerito, sia chiaro. Sostanzialmente si riconferma una buona commedia non all’italiana, con un cast competente e un finale, ancora una volta, aperto a molteplici possibilità.
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