Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Cast riuscitissimo, gag assicurate. Una splendida carrellata tra divertimento e intrattenimento.
"A Roma tutto ha un prezzo", è la citazione di Giovenale inserita nella pellicola a testimoniare che pure l'aria che si respira nella capitale è soggetta a dazio. Aggiungerei un'altra citazione dello stesso poeta romano e cioè: "L'odore dei soldi è buono, qualunque sia la loro provenienza". "Non si ruba a casa dei ladri" è un film piacevole che inquadra lo specchio dei politici italiani capaci di arricchirsi a discapito della gente onesta che pone nel lavoro le proprie speranze. Sembra che gli italiani abbiano questa triste connotazione: una radice perversa nella loro antica tradizione di abili truffaldini. Solitamente sono i napoletani che hanno la cattiva fama di scaltra marioleria, ma qui invece viene smentita. Infatti la storia di Antonio e Daniela (Salemme e Rocca), solida coppia affiatata, è un esempio fedele di questo ritratto. Loro hanno un'impresa di pulizie e perdendo l'appalto si ritrovano sul lastrico, oltretutto con una figlia da mantenere all'Università. La causa del fallimento sta proprio nei loschi affari di un intrallazzatore disonesto (Massimo Ghini) che con la complicità di un politico corrotto riesce a intascare delle mazzette mandando avanti i suoi clienti. Ironia della sorte la sfortunata coppia trova lavoro proprio a casa dello sporco faccendiere e qui si scoprono gli altarini. Il film riserva battute divertenti, gag strepitose, bravi gli attori, bravissima Stefania Rocca, "massiccio" Maurizio Mattioli. Su tutti domina la bellezza femminile, l'Arcuri dalle forme sontuose, la modella Ria Antoniou dal fisico mozzafiato e Barbara Ramella leggiadra e genuina. Ottime la sceneggiatura e la fotografia.
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