Regia di Roger Spottiswoode vedi scheda film
Una storia come questa rischia facilmente di scadere nella classica storiellina su redenzione e buoni sentimenti. Quando ci sono di mezzo animali nel cinema è quasi sempre così. In questo caso mi pare che il rischio sia stato scongiurato. Il film è emozionante ma non è costruito per emozionare. C'è di mezzo un gatto. E' una presenza forte, indubbiamente. Ma è un gatto "vero", normale, anche se fa delle cose fuori dal comune. Il rapporto tra l'uomo e l'animale non offusca il tema vero della storia che è quello della tossicodipendenza nelle periferie degradate di Londra. Gli aspetti più crudi di questa realtà non vengono censurati, anzi. Tant'è che io non consiglierei questo film ad una famiglia con bimbi piccoli. A tutti gli altri lo consiglio, però...
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