Regia di Pasquale Squitieri vedi scheda film
Il primo grande successo di Squitieri,tra cinema di impegno civile.....e un'occhiata alla sceneggiata.
Uscito dal carcere dove aveva difeso ,ignaro, il boss don Mimmo (Vanel),l'onesto Tonino Russo (Testi) viene avvicinato dal camorrista Capece (Pellegrin) che gli fa fare una carriera lampo,dove e' compreso anche l'omicidio.Ma alla fine capisce che si deve fermare.Sicuramente uno dei migliori film di Squitieri che parte da una base simil-documentaria per arrivare al melodramma ,ma rimane anche un film di denuncia di stampo poliziottesco,con un finale quasi western.Meglio la prima parte ,con immagini rubate per strada incastonate in scene di massa,mentre la seconda si arriva a una resa dei conti che guarda alla sceneggiata.Rivisto oggi "Camorra" e' un film misconosciuto e da rivalutare,non raggiunge una complessita' di Damiani,ma possiamo considerarlo un mix tra Rosi e Merola,ma con una rappresentazione di impegno civile piu' marcato.Un cast abbastanza inportante che include la brava Jean Seberg,che in quegli anni in Italia ha fatto cose notevoli (o molto folli) e poi c'e' Enzo Cannavale nella parte dell'amico fedele e sfortunato.Squitieri e' stato certamente un regista controverso,sempre coerente con le sue idee nelle pellicole che ha girato (anche con tanti flop) ma in questo lavoro raggiunse un grande successo....che ovviamente consiglio vivamente di recuperare.
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