Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Un road movie che è in realtà più un viaggio dentro se stessi, vedendo progressivamente venire al pettine i vari nodi della vita, le manchevolezze, la carenza di empatia o di coraggio nell'affrontare la propria esistenza. Non è cosi' un caso che il protagonista si definisca un "morto vivo", qualcuno a cui tutto sfugge e che, nonostante i successi professionali, ri-vede il proprio passato più come una sconfitta che una vittoria. Bergman non poteva d'altro canto non rendere il tutto un continuo confronto tra vita e morte, passato e presente con atmosfere a volte oniriche (bellissima una delle scene iniziali con il sogno del proprio funerale) e momenti più spensierati (i ragazzi incontrati per strada che, per il protagonista, saranno anche l'occasione per riflettere sui rapporti interprersonali di cui si è in gran parte privato per buona parte della sua esistenza). Un film che è anche un grande omaggio alla voglia di vivere quando questa sembra a poco a poco venire meno.
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