Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
credo che sia il mio film preferito dopo "2001: Odissea nello spazio". Bergman e' un grande. Un'abissale riflessione sulla vecchiaia, sulla Morte che oscura la vita, sull'importanza delle cosiddette "piccole cose quotidiane". Sogni, incubi, ricordi, eventi reali: Bergman mette tutto lo stesso piano per comporre il bilancio esistenziale, lucido ma toccante, di una vita. E' in definitiva una straordinaria seduta psicanalitica, in veste di spelndido road-movie visionario. Ricco di sequenze d'antologia
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