Regia di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Morgan Bertacca vedi scheda film
Un revival scoppiettante e originale
Bel revival. Per i 25 anni dalla formazione di questo mitico trio formato da due polentoni (Giovanni e Giacomo) e un terrone (Aldo) arriva al cinema una loro nuova e molto strana, nonché curiosissima avventura, che li vede anziani, più di là che di qua, ma ancora capaci di prendere iniziative piuttosto audaci: infatti tutti e tre si rincontrano in una casa di ricovero con le sembianze di un luna park, i cui pazienti devono fare i conti con una perfida Silvana Fallisi (non poi così insopportabile come si vocifera) che non esita a percuoterli se violano il programma della "prigione". Avendo come meta prefissata Rio de Janeiro, i tre intraprenderanno un'evasione grazie ad un diversivo e sulla loro strada incontreranno vecchie conoscenze...Considerato da molti il peggiore del trio, il film per me è stato piacevolissimo, con un bel ritmo e anche originale, grottesco. Le critiche negative sono rivolte soprattutto al concept, considerato come un semplice collage dei bei tempi, invece a mio parere la storia è talmente sgangherata e il passato rievocato in molti momenti è riproposto nel contesto in modo così azzeccato che mi sono divertito molto. Tutti e tre hanno reinterpretato con la stessa freschezza di inizio carriera molti dei loro cavalli di battaglia, dal pedante dio Pdor all'esilarante disc-jockey Johnny Glamour, da Tafazzi agli animali, che si palesano in mezzo alla strada (con le impagabili reazioni dei protagonisti). Un passato glorioso e in fondo qui ci sono ancora i veri Aldo, Giovanni e Giacomo e non potevo aspettarmi di meglio. Nella scena iniziale partecipano anche Ficarra e Picone, baffuti, nel ruolo dei figli omozigoti di Aldo, di cui non vedono l'ora di disfarsene. Di gran lunga sopra le aspettative, le critiche le posso capire, ma non solo tali da bocciare la pellicola.
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