Regia di Steve Miner vedi scheda film
Impossibile che un film mediocre generi un buon remake. Hollywood - non si capisce perché - ama prendere la trama di alcuni filmetti francesi, confezionare un prodotto di livello spettacolare medio e con ambizioni modeste, sperando di ripetere il successo di Tre scapoli e un bebè. Il titolo da cui si è partiti questa volta è Mio padre, che eroe! di Gérard Lauzier. Lo sceneggiatore Francis Weber e il regista Steve Miner (Soul Man) hanno sposato l'azione tra New York e le Bahamas, hanno ingaggiato un'altra attrice (Katherine Heigl) per la parte dell'adolescente che va in vacanza con il padre, spacciandolo per un suo amante, e hanno tenuto, nel ruolo del simpatico genitore, Gérard Depardieu, un attore instancabile, affetto da bulimia professionale, disposto a dissiparsi ovunque. Il film ha il colore e il sapore neutro di certi gelati non artigianali. Il mare è limpido, la pancia e la gigioneria del protagonista divertenti, la ragazza carina, la citazione del Cyrano obbligata.
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