Regia di Karl Freund vedi scheda film
Cult dimenticato da uno dei massimi esponenti della scuola espressionista tedesca emigrato negli USA: Karl Freund. Mad Love è un mèlo estremo e folle (appunto...) dove l'ossessione del corpo influenza tutta la storia, dalle pulsioni amorose di Gogol alla disperata operazione chirurgica che unisce due diverse identità in uno stesso organismo. Un tripudio di accecanti desideri avvolti nelle inquietanti ombre della fotografia, risolti solo in parte da un finale al cardiopalma. Lorre al primo film americano è memorabile, un dottor Gogol perfetto, sottolineando nel personaggio sia il versante horror che quello disperatamente poetico, nel continuo parallelo con Pigmalione. Così i brividi corrono veloci ed estremi nell'ambiguità della morale ribaltata del film, dove il geniale chirurgo e scienziato degenera nella più malvagia follia al contrario del condannato a morte a cui viene data una drammatica possibilità di redimersi attraverso l'abilità con il coltello finalmente usata a fin di 'bene'. Sicuramente da rivalutare e da affiancare ad altri capolavori horror mèlo del periodo.
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