Un celebre pianista perde la mano in un incidente. Un chirurgo pazzo (Peter Lorre), innamorato della moglie del disgraziato, gli innesta un arto prelevato dal cadavere di un criminale. Gli esiti sono imprevisti e sconvolgenti.
Note
Grandguignolesco e assurdo piccolo capolavoro diretto da Karl Freund, già leggendario direttore della fotografia (espressionista) di Murnau e Lang. Come sempre Peter Lorre è un perfetto criminale: rotea gli occhi incerto, ha l'aria timida e impacciata salvo poi rivelare la vera anima del personaggio. Per rappresentare il male era senza dubbio l'interprete più adatto.
Poco noto horror, ispirato da un ottimo romanzo, diretto da Karl Freund e molto migliore dei più celebri e fortunati classici legittimati da pubblico e critica. Tra le più belle interpretazioni di Peter Lorre, nei panni di geniale medico reso folle da un sentimento d'amore non corrisposto.
Parigi. Agli spettacoli che si svolgono sul palco de "Le théâtre de l'horreur" è presenza fissa il celebre chirurgo Gogol (Peter Lorre), in realtà ossessionato dalla bellezza dell'attrice Yvonne (Frances Drake), attrazione principale delle rappresentazioni grandguignolesche. Gogol arriva ad appropriarsi d'una statua di cera, dalle fattezze… leggi tutto
L'angolo del libro / 9
I due volti del terrore - La narrativa horror sul grande schermo (*****) di Michele Tetro e Roberto Azzara / Odoya
"Col sopravvenire della parola i…
Parigi. Agli spettacoli che si svolgono sul palco de "Le théâtre de l'horreur" è presenza fissa il celebre chirurgo Gogol (Peter Lorre), in realtà ossessionato dalla bellezza dell'attrice Yvonne (Frances Drake), attrazione principale delle rappresentazioni grandguignolesche. Gogol arriva ad appropriarsi d'una statua di cera, dalle fattezze…
SPECIALE QUENTINSPLOITATION !
Pungolato dal confronto con l'augusto maestro Scorsese, Quentin il logorroico occupa l'intero diciannovesimo piano come la più bizzosa delle dive e distrugge colpo su colpo…
In un periodo in cui Hollywood è scevra di idee originali, è consuetudine riproporre le vecchie glorie del passato con i tanto vituperati remake. Di solito si tratta di robaccia inutile, totalmente…
Il mefistofelico stereotipo rappresentante il medico scaltro e sinistro, capace di sperimentare audacemente moderni metodi di trapianto e di interventi chirurgici, era alquanto diffuso durante l’inizio del secolo. “Mad Love” di Karl Freund sfrutta i topoi del teatro orientato al Grand Guignol per far rabbrividire il pubblico con un melodramma sferzante, dalle…
Un po' per stanchezza un po' per pensare meglio durante la Notte cosa scrivere nella Recensione di questo Film,ho aspettato ora dopo averlo visto ieri sera in una serata tranquilla di fine Febbraio.
Diciamo che la Pellicola si regge sull'Interpretazione sognante/malinconica/equivoca di Peter Lorre (che non mi ha del tutto convinto in qualche altro Film compreso "M.,il Mostro di Duesseldorf ...)…
L'immagine dell'arto trapiantato dall'altro corpo che ha vita a sè e memoria della vita precedente, è rimasta in qualche modo nell'immaginario orrorifico comune; per quanto ingenua e fuori posto, rispetto ad un Frankenstein, ha la sua efficacia. Resta comunque un film datato che mantiene la sua carica tensiva soltanto grazie all'immenso Peter Lorre, ambiguo e inquietante come…
Cult dimenticato da uno dei massimi esponenti della scuola espressionista tedesca emigrato negli USA: Karl Freund. Mad Love è un mèlo estremo e folle (appunto...) dove l'ossessione del corpo influenza tutta la storia, dalle pulsioni amorose di Gogol alla disperata operazione chirurgica che unisce due diverse identità in uno stesso organismo. Un tripudio di accecanti desideri avvolti nelle…
In bilico tra melodramma e macabro horror, Amore folle è un piccolo capolavoro che ricorda a tratti i mostri Universal, a tratti l’espressionismo tedesco. E non a caso: il regista Karl Freund è stato infatti direttore della fotografia per Murnau e Lang, e ha firmato la regia de La mummia con Boris Karloff. Di questo film Freund ripropone l’intreccio di amore e morte, cui si aggiunge un…
"Gli disse Afrodite: "Tu, il più cattivo di tutti gli animali, hai leso questa coscia? Hai ferito tu il mio sposo?. Il cinghiale rispose così: "Ti giuro, Citera, per te stessa e il tuo sposo, e per queste mie catene,…
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Poco noto horror, ispirato da un ottimo romanzo, diretto da Karl Freund e molto migliore dei più celebri e fortunati classici legittimati da pubblico e critica. Tra le più belle interpretazioni di Peter Lorre, nei panni di geniale medico reso folle da un sentimento d'amore non corrisposto.
leggi la recensione completa di undyingPellicola da riscoprire !
leggi la recensione completa di chribio1