Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Western fresco e scorrevole.
- Sai che sono i principi?
- Sono quelle cose che si scrivono sulle tombe: "Qui giace un uomo di solidi principi"
In questo icastico scambio di opinioni v'è molto della visione del mondo, manichea e brutale ancorché estremamente realistica, espressa dagli spaghetti western. La giustizia e la moralità sono soltanto simulacri, parole prive di significato, che rendono molto breve, per chi se ne fa vigoroso portavoce, il cammino verso la bara. Lo sceriffo Norton (Manni), un Gandhi della frontiera che crede nella non-violenza e nella ferrea applicazione della legge, per sopravvivere sarà costretto a scendere a compromessi con Johnny Oro (Mark Damon), cacciatore di taglie infallibile e feroce. E' un personaggio inafferrabile, Johnny, per certi tratti odioso e per altri tratti capace anche di una inaspettata ironia. Di certo non ci troviamo di certo ad un difensore del bene, ma ad un affarista astuto che ha capito da che parte gira il mondo. Rappresenta la casta degli eroi-antieroi della terra di mezzo, destinati a eterno trionfo nel western all'italiana: personaggi che si collocano tra il Bene che rifiuta di sporcarsi le mani e il Male che si pone al di là della legge per perseguire i propri interessi. Oro applica la legge, ma nella maniera che arricchisce le sue tasche. E come tanti altri suoi omologhi, ha anticorpi sufficientemente sviluppati contro le malìe femminili. Una nota: è piuttosto deprimente constatare che quello che per altri registi viene innalzato a omaggio o citazione, per i nostri viene declassato a volgare scopiazzatura. Il capolavoro carpenteriano Assault on Precinct 13 attinge a piene mani dall'opera di Hawks tanto quanto Johnny Oro: ma Carpenter ha la buona sorte di non chiamarsi Carpentieri, e tanto basta ai critici di casa nostra.
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