Regia di Giuseppe Bertolucci vedi scheda film
Un Bertolucci surreale, quasi metafisico, in un film che non può certo considerarsi dei suoi migliori, ma che resta un esperimento dotato di un suo fascino. Accanto allo stralunato protagonista, un ottimo Paolo Rossi, scorrono interpreti più o meno riusciti, dall'impresario Abbatantuono alla cantante stonata Sabina Guzzanti, fino ad un giovane Bisio nei panni di un morigerato ragazzo di provincia. Stona un pò la netta rottura tra una prima parte quasi favolistica ed una seconda che cerca, in un'improbabile storia d'amore, quasi un ultimo tardivo appiglio alla realtà. Bella invece la rappresentazione della provincia lombarda, grigia e quasi crepuscolare, attraversata da un improbabile cammelliere che viaggia come una sorta di Re Magio alla ricerca di una ancor più improbabile terra promessa.
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