Regia di Frank Perry vedi scheda film
L'assurda storia di quanto la ricerca della perfezione,l'illusione e la visione distorta di essa,possano influire su un precario e folle rapporto fra una madre,regina dello star system hollywoodiano,adorata,acclamata,invidiata,ma smodatamente avvezza all'alcool e al lusso sfrenato ed una bambina mai accettata(seppur volutamente adottata),un pò bambolina da vezzeggiare e ricoprire di trine,un pò cenerentola da maltrattare,a seconda dei variabilissimi umnori della sua matrigna.Una storia che in un mondo apparentemente dorato si tinge via via di toni sempre più plumbei e opprimenti,che non lasciano uno spazio di pura aria né ai protagonisti,né agli spettatori,nemmeno allo sconsolante finale.
é la vivida,e a quanto pare obiettiva e realistica biografia dell'attrice Joan Crawford,vista dalla parte di sua figlia adottiva Christina,costante vittima,insieme al fratellino minore dei soprusi partoriti da una mente dispotica,corrosa dall'alcool,dal lusso,ma anche e soprattuto dalle tensioni e dalla solitudine che una fulgida stella di Hollywood si trova nonostante tutto a vivere.Inutilmente tentando di dividersi tra lo star system ed una maternità forzatamente voluta,Joan Crawford adottò due figli,Christina e Christian,seppure totalmente incapace di prendersene cura,forse solo due innocenti valvole di sfogo alle sue collere improvvise,insensate e alla sua violenta,isterica follia.Gli "orrori" privati,nascosti al silverscreen,che una bambina deve inevitabilmente subire pena altre peggiori violenze.Memorabilemente strazianti le scene in cui la Crawford,accecata da un improvviso moto di ira,trascina per i riccioli sua figlia e la obbliga a sfregare con tutte le sue forze il pavimento del bagno,cospargendola di detersivo,oppure,per un innocuo errore infantile,la bambina viene picchiata a sangue con un appendiabiti di ferro e le vengono poi barbaramente tagliati i capelli.Un patimento ingiusto,immeritato che si protrarrà per tutto il film (altro breve esempio,il fratellino minore costretto a dormire legato al letto)salvo qualche tiepido sprazzo di gioia derivato dal transitorio e malfermo equilibrio mentale della matrigna;ovviamente fino all'amara e insensata sorpresa finale che attenderà Christina e Christian ormai adulti,all'apertura post-mortem del testamento della madre.
Niente
Viene da chiedersi come una bambina abbia potuto reggere una parte così difficile e impegnativa in maniera semplicemente perfetta.
Da togliere il fiato,a parte la straordinaria somiglianza con la vera Joan Crawford;repentini cambi di umore sottolineati da un'incredibilie mimica facciale,una recitazione mirabile a dir poco(comune alle star di quell'epoca)!
Impeccabile sfoggio di lusso e follia,magistralmente e indimenticabilmente sottolineato.
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