Il film si apre con la spettacolare collisione tra il pilota americano Pete Aron e l'inglese Scott Stoddard, al Gran Premio di Formula Uno di Montecarlo. Pete ne esce illeso, Scott ne avrà per parecchi mesi. La lotta per il titolo mondiale è ormai un affare tra Pete, l'italiano Barlini e il francese Sarti, ma fra una drammatica competizione e l'altra agli assi del volante non mancano certo le emozioni sentimentali. Cast internazionale e grande spettacolo sulla pista, convenzionali e scontati i contrappunti "rosa". Oscar a montaggio, suono ed effetti speciali.
Il Grand Prix di Frankenheimer è per me un grande film che se negli anni sessanta rappresentava un resoconto sulle dinamiche della Formula 1 con il tempo ha poi acquisito un gustoso sapore nostalgico su di un’epoca coloratissima e spensierata non solo dell'automobilismo ma della moda e il costume in generale, soprattutto in Europa, vero e proprio… leggi tutto
La sagoma delle auto di Formula Uno sta lì a testimoniare di quanto sia invecchiato questo film, assai più di altri film girati in precedenza da Frankenheimer, anche se il Gran Premio di Montecarlo, pur ricostruito, assume quasi il valore di documento storico. Non bastasse l'evoluzione delle auto, ci sono altri particolari ad allontanare nel tempo il film, come il fatto che il… leggi tutto
Grand Prix Stati Uniti d'America 1966 la trama: Il film comincia con lo spettacolare incidente tra il pilota inglese Scott Stoddard ed il pilota americano Pete Aron nel Gran Premio di formula 1 di Montecarlo. Scott rischia di bruciare vivo nell’abitacolo e ne avrà per molti mesi, mentre Pete ne esce miracolosamente illeso. La lotta per vincere il campionato del mondo piloti…
Storie di quattro piloti durante un campionato di Formula 1: il veterano francese Sarti si innamora di una giornalista che sta scrivendo una serie di servizi; l’inglese Stoddard, che è ossessionato dalla memoria del fratello morto, ha un grave incidente e viene lasciato dalla moglie per l’ americano Aron, che in cerca di rilancio si accasa con una nuova scuderia giapponese;…
Il Grand Prix di Frankenheimer è per me un grande film che se negli anni sessanta rappresentava un resoconto sulle dinamiche della Formula 1 con il tempo ha poi acquisito un gustoso sapore nostalgico su di un’epoca coloratissima e spensierata non solo dell'automobilismo ma della moda e il costume in generale, soprattutto in Europa, vero e proprio…
Il film conta soprattutto per le riprese delle gare automobilistiche, le quali ancora oggi risultano molto spettacolari e realistiche. Frankenheimer utilizzò una tecnica davvero rivoluzionaria per filmare le gare, introducendo per la prima volta la tecnica dello split screen, tecnica che verrà molto utilizzata soprattutto negli anni '70. Per il resto, la storia e gli intrecci…
Il miglior film sulle corse mai realizzato. Gradni attori dell'epoca, veri piloti, scene girate davvero sulle piste. Il protagonista è il Pete Aaron di James Garner e del difficile rapporto di amicizia/inimicizia con gli altri big del circus. La scena finale, sul rettilineo di Monza, quando ricorda le parole del defunto pilota Sarti, è da antologia.
Premesso che non amo la Formula 1 (da piccolo mi piaceva parecchio, poi col tempo ho lasciato perdere senza dolori), non è certamente il miglior lavoro di John Frankenheimer, probabilmente interessato fino ad un certo punto a dirigere il traffico di questo film ad alto costo (e lunga durata) ambientato nel mondo delle corse.
Il film corre su due piste: da una parte…
La sagoma delle auto di Formula Uno sta lì a testimoniare di quanto sia invecchiato questo film, assai più di altri film girati in precedenza da Frankenheimer, anche se il Gran Premio di Montecarlo, pur ricostruito, assume quasi il valore di documento storico. Non bastasse l'evoluzione delle auto, ci sono altri particolari ad allontanare nel tempo il film, come il fatto che il…
Ormai anche la Formula 1 non ha più il fascino degli anni d'oro; l'abilità del pilota è sempre basilare per la vittoria ma ciò che ormai conta è la tecnologia, la strategia ai…
Fatta eccezione per Colpevole innocente (1957), lungometraggio d'esordio tempestato da inconvenienti di lavorazione, e L'uomo di Alcatraz (1962), pellicola d'impegno civile limitata dall'impossibilità di girare…
Esce Gran Torino, il film di Clint Eastwood, e ancora una volta riappare sullo schermo la vettura che fu (anche) di Starsky & Hutch. E mentre altrove sulla rete si divertono a elencare tutte le auto apparse nella…
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Commenti (1) vedi tutti
Gran prix il primo e il più bel film sulle corse automobilistiche nel 1966.
leggi la recensione completa di claudio1959