Regia di Pietro Francisci vedi scheda film
Dapprima contrapposti per un equivoco, Ercole (con Ulisse) e Sansone si alleano contro la potente e malvagia Dalila.
Una delle ultime pellicole dirette da Pietro Francisci, che si occupa anche della sceneggiatura, è questa che chiude una 'non dichiarata' trilogia di Ercole (dopo Le fatiche di Ercole del 1958 ed Ercole e la regina di Lidia dell'anno seguente). Se nei due precedenti capitoli il protagonista era l'americano Steve Reeves, qui molto più modestamente il regista ha a disposizione Adriano Bellini, in arte Kirk Morris, esperto in verità fino a quel momento di ruoli di Maciste. Il risultato fondamentalmente non cambia: muscoli a iosa, costumi succinti e inverosimili, scenografie fasulle, una storia che fa acqua da tutte le parti, prevedibilissima nel suo lieto fine inevitabile; fra gli altri attori il cast annovera Iloosh Khoshabe (iraniano che visse una breve stagione nel nostrano peplum), Enzo Cerusico, Liana Orfei e Aldo Giuffrè. In fin dei conti tutto ciò che si richiedeva a questi stereotipati prodottini era un centinaio di minuti di azione, intrattenimento e buoni sentimenti: missione compiuta senz'altro, ma ormai nel 1964 questo tipo di film cominciava a essere obsoleto. 2,5/10.
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