Regia di Alberto De Martino vedi scheda film
Gli esordi di De Martino furono nel segno del peplum - questo era il quarto film in costume antico da lui diretto in poco più di due anni, e altri seguiranno - e, come si conveniva al genere, del basso budget. La rivolta dei sette confida perciò in una striminzita sceneggiatura scritta dallo stesso regista, da Sandro Continenza e da Vincenzo Mannino, nella quale sono accuratamente dosati muscoli, avventura e componente sentimentale, nonchè nelle possenti doti atletiche dei protagonisti (Tony Russel, Howard Ross), nell'esperienza di Massimo Serato, Nando Gazzolo, Piero Lulli e nell'avvenenza di Paola Pitti ed Helga Linè. Niente di eccezionale, ma il ritmo non è male e l'azione basta di per sè a mantenerlo sufficientemente vivo per tutta la durata della pellicola: dati i presupposti, difficile chiedere di più. 2,5/10.
Il gladiatore Keros riesce a fuggire da Sparta, dove tiranneggia Milo. L'energumeno porta con sè una preziosa statuetta che Milo deve assolutamente riavere.
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