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Buio oltre il sole

Regia di Jack Cardiff vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Buio oltre il sole

di axe
7 stelle

Congo Belga, primi anni '60. La nazione africana, a seguito di un tormentato processo di decolonizzazione, è nel caos. L'ufficiale americano Bruce Curry è assoldato per guidare il viaggio di un treno speciale in direzione di una cittadina isolata, con lo scopo di salvare la popolazione, in buona parte di etnìe europee e, soprattutto, recuperare una gran quantità di diamanti ivi custoditi, prima che giungano presso l'insediamento guerriglieri ribelli ostili al nuovo governo. Curry, un mercenario, si avvale di compagni di ogni provenienza; è costretto a collaborare con il capitano Henlein, un ex-nazista che non ha dimenticato ne' il suo passato, ne' le brutalità ad esso connesse. Durante la pericolosa avventura, Bruce Curry è costretto a guardarsi da nemici di ogni sorta, e non può mancare di riflettere circa il suo ruolo nel complesso scenario congolese. Diretto da Jack Cardiff ed ispirato al romanzo "L'Ombra Del Sole" di Wilbur Smith, "Buio Oltre Il Sole" è un film di guerra e d'avventura ambientato in un contesto assolutamente caotico. Nel Congo da poco libero dal dominio belga, molti sono gli attori che si contendono potere e ricchezze. Governativi, ribelli, truppe ONU, combattenti su commissione, cercano di ritagliarsi un ruolo, per vantaggi politici o economici. Per l'intera durata del racconto, lo sceneggiatore propone un confronto tra finalità e metodi dei "bianchi" e dei "neri". Tale confronto può essere razionale e pacifico, ne è esempio il dialogo tra Bruce ed il suo sottufficiale ed amico, Ruffo, un uomo di colore estremamente carismatico, dal temperamento riflessivo ma non meno coraggioso del superiore; oppure reso tramite testimonianze visive. Tra le varie parti in conflitto, è presente uno schieramento di guerriglieri dell'etnia Simba, agli ordini del sanguinario generale Moses. Essi agiscono tramite il saccheggio e la violenza sistematica; è migliore di loro lo schieramento di "bianchi", anch'esso sanguinario ed integrante un fuoriuscito del III Reich pronto a replicare "schemi operativi" di vent'anni prima ? E le violenze in terra congolese non sono forse alimentate per interessi "occidentali", siano essi di matrice sovietica, statunitense o europea, volti a depredarne le ricchezze o limitarne l'autonomia ? I dettagli del racconto recano le prevedibili risposte; a tal proposito, colpisce l'epilogo. Mosso da ira e desiderio di vendetta, Bruce, per l'intera durata degli eventi sostenitore di una linea "prudenziale", uccide con ferocia ed a sangue freddo, suscitando la riprovazione di Kataki, un graduato di colore il quale, un po' retoricamente, ma di certo senza commettere errore, rileva come egli non sia migliore dei molti che, a vario titolo, "bianchi" o "neri" stanno spargendo sangue in Congo. I personaggi soffrono di una eccessica tipizzazione. Il protagonista, dai modi decisi ma - almeno fino alle sequenze finali - mai gratuitamente violenti, è interpretato da Rod Taylor; Henlein, l'ex-nazista, ha sembianze "ariane" grazie al volto di Peter Carsten; il fedele Ruffo è interpretato da Jim brown. Completano il cast Yvette Mimieux, nel ruolo di Claire, una bella colona belga, superstite di un massacro, salvata dai mercenari ed involontaria causa di conflitto - una delle tante - tra Bruce ed Henlein; Kenneth More, nei panni del dottor Wreid, un medico alcolizzato che avrà occasione di redimersi. Le ambientazioni del film - girato in Giamaica - sono savane, boschi, piccoli insediamenti; per buona parte del racconto è presente sulla scena un piccolo convoglio ferroviario che ospita i mercenari, le cui avventure si susseguono una dopo l'altra, ad un ritmo molto elevato. "Buio Oltre Il Sole" è un buon film d'azione; non impeccabile sotto il profilo della recitazione, è tuttavia impreziosito dagli spunti che invitano a riflettere circa il perchè del tanto sangue sparso nel contesto congolese, del quale il narratore dà ripetutamente conto, rendendo evidenti le responsabilità degli "uomini bianchi" - non tanto quelli presenti in scena quanto coloro che, a distanza di migliaia di chilometri, alimentano il conflitto sfruttando a loro vantaggio un'ideologia, contano il denaro ricavato dalla vendita di armi o dallo sfruttamento del suolo, progettano ulteriori azioni predatorie.

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