Regia di Edouard Molinaro vedi scheda film
Una sceneggiatura dello stesso regista con Tabet. Il film è pieno di umorismo all'inglese, ed il regista è più che all'altezza del suo ruolo e lo dimostrerà negli anni a venire. Qualche squilibrio nella trama ci fuorvia e ci allontana dagli intenti, ed un peccato perché impoveriscono il ritmo, che è basilare in operazioni di questo genere. Gli attori sono tutti all'opera e ci riescono in maniera divertente e divertita. Ci sono alcune parti che sono ottime come quella iniziale al ristorante o al party, altre si susseguono frettolosamente ed il finale, pur essendo a sospresa, non riesce bene ad inserirsi nello spirito principale dell'operazione.
Un giovane, per essere stato licenziato dalla banca dove lavorava, riscopre le sue origini russe e vorrebbe immettersi nello spionaggio per vendicarsi del paese dove vive: l'Inghilterra. Il fatto è che si è innamorato di una ragazza molto carina e che fa la sarta in una grande sartoria. Il giovane si intrufolerà nel mondo dello spionaggio, grazie a lei,per rubare un plico, ma la ragazza ha un spirito naif e questo creerà non pochi imbarazzi ed alla fine questi imbarazzi.. saranno giustificati..
Legrand era alle su prime esperienze
La moglie del diplomatico, personaggio immancabile e divertente nell'operazione e la prestazione dell'attrice è ottima.
L'uomo della perdizione per il giovane, un divertente personaggio sempre con umorismo che si rifà alla comemdia inglese
Smagliante ragazza, sfruttata un po' poco, per dire la verità, ed è un peccato perché doti di commedia ne aveva. Il doppiaggio gioca a suo sfavore, quelle risatine prolungate, sono evidentemente frutto di una doppiatrice malseguita.
Giustissimo per questo ruolo, questo attore che è rimasto vittima dell'effeto Psyco, qui tentò la sua carta europea, riuscendo in pieno. Ha avuto altre esperienze, specialmente in Francia (con Chabrol due volte), proprio per evitare la sindrome fatidica, ma alla fine ha dovuto cedere le armi, ed è un peccato, qui sono più che evidenti le sue doti di commediante.
Un regista che crescerà molto nella commedia, dopo delle prove anche drammatiche, ma sempre sull'orlo del mediocre. Qui inizia un percorso nella commedia non disprezzabile, anche se ci sono dei buchi che lo hanno penalizzato.
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