Regia di James Ivory vedi scheda film
Storia di estemporaneità di figure che a osservarle sembrano
del paleontolitico. Quegli incontri surreali che denotano sia
le figure e toni specie quando non l'uomo del capitalismo, quello
strano bidone che con probablità nei decenni
del passato doveva aver accumulato delle reminescenze del mondo,
e che forse non ne ricorda cmq funzionamento al posto delle sue promesse a
chissàcchì e trasformatesi in quelle pseudoabilità, che
impoverire dei cittadini quasi a prosequo bizzarro
delle sanzioni o epiteti fuori luogo, sorprendendo
con quell'inchinone a quel signore col proponimento
di collaborare sembra fare un baffo anche alla
figura del maggiordomo... se si pensa che diceva non ci
fosse un brciolo di democrazia in quel periodo
dev'essersi accorto della somiglianza più di quel che credeva, non ci si meraviglia
se lo abbia quasi sorpassato a oriente sin d'allora mentre stava a
perdersi nella fredde rivalità dinosauriche e sanzioni a
macchia d'olio e prima delle situazioni scaturite, facendo fare bella
figura perfino al maggiordomo che non si sposa per le sue belle mansioni,
con quei camerieri intenti a inseguirlo con le
loro portate al tavolo dove sembrano voler bandire la democrazia per non essere
loro quegli appestati, si domanderanno minimo se si dovrebbe accettare la
loro malattia fingendo di non saperne (?) e di che parlano sennò,
che dialogo ci sarebbe, con il possibile spettacolo del films.
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