In seguito alla morte del precedente presentatore, Arnold Gardner, ha ottenuto la direzione del talk show televisivo "La venticinquesima ora". Ma, ecco riemergere dal passato un lontano compagno di scuola che lo vuole rovinare perché cova antichi rancori e che non esita a commettere atroci omicidi. Proprio la televisione è il "mezzo" che registra la conclusione. Pupi Avati torna negli Stati Uniti e vi gira un film decisamente costruito su ritmi e modelli dei più recenti prodotti americani. Un racconto angoscioso, concitato, tecnicamente inappuntabile. Ma non è l'Avati migliore, e neppure il migliore dei thriller.
Incontro di Avati con il cinema americano: il risultato non è granché, ma il regista bolognese, specialmente negli ultimi anni, ha fatto molto di peggio.
DISCRETA PELLICOLA CHE VIRA PIU' SUL DRAMMATICO CHE SUL THRILLER PURO.NON MANCANO BEI MOMENTI E NELL'INSIEME IL FILM E' GRADEVOLE.INTERESSANTE MA NETTAMENTE INFERIORE A GLI ALTRI THRILLER DI PUPI AVATI.
La storia ha inizio il giorno in cui Duncan MacKay,noto "anchorman", vecchia volpe dello show-business,viene trovato morto in circostanze misteriose, nella suite di un albergo,così la redazione del network affida la direzione del talk-show la 25esima ora ad Arnold Gardner, che stava "in panchina".La sua originale e spregiudicata conduzione crea scompiglio,… leggi tutto
La storia ha inizio il giorno in cui Duncan MacKay,noto "anchorman", vecchia volpe dello show-business,viene trovato morto in circostanze misteriose, nella suite di un albergo,così la redazione del network affida la direzione del talk-show la 25esima ora ad Arnold Gardner, che stava "in panchina".La sua originale e spregiudicata conduzione crea scompiglio,…
Se capitate a Davenport (Iowa), uno sguardo lo merita la splendida villa del jazzista Bix Beiderbecke.L’abitazione ha letteralmente stregato Pupi… segue
Avati tenta di americanizzarsi lasciando un po' da parte il suo stile personale e realizza uno dei suoi peggiori film. Come thriller è stracolmo di luoghi comuni e sono poche le sequenze memorabili, come rappresentazione della meschinità e dell'ipocrisia umana (che tanto piace al regista), non morde.
In definitiva, è decisamente un film da dimenticare.
Ma pensa un po'...mentre stavo per svegliarmi stamattina,mi e' venuta in mente cosi' il titolo di questa playlist chea pensarci bene,come da titolo,tocca tutti quanti noi,nei nostri pensieri,nei nostri ricordi e magari…
Incursione di Avati in terra statunitense, L'amico d'infanzia rappresenta un tentativo di scimmiottamento - parzialmente riuscito - del thriller psicologico 'all'americana'. Ovvero un po' di azione, un po' di tensione, personaggi complessi ed un intreccio morboso di sottofondo; il tutto mischiato nel calderone televisivo, approfittandone appunto per gettare un'occhiata sul mondo selvaggio del…
Il cinema ha fatto a pezzi la tv, evidenziandone gli aspetti critici, svelando retroscena e manipolazioni, descrivendo la vita di redazione e la nascita delle notizie (vere e false). Dalla vita in diretta di Truman…
la mano di Avati si distingue sempre anke quando sperimenta nuove vie (genere thriller);purtroppo però si nota la differenza quando solka l'oceano kon produzioni statunitensi e vengono meno i capisaldi della tradizione introspettiva ke kontraddistinguono le sue opere "made in italy".
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Commenti (4) vedi tutti
Da dimenticare.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiThriller "sottotono" di Pupi Avati
leggi la recensione completa di Furetto60Incontro di Avati con il cinema americano: il risultato non è granché, ma il regista bolognese, specialmente negli ultimi anni, ha fatto molto di peggio.
commento di sasso67DISCRETA PELLICOLA CHE VIRA PIU' SUL DRAMMATICO CHE SUL THRILLER PURO.NON MANCANO BEI MOMENTI E NELL'INSIEME IL FILM E' GRADEVOLE.INTERESSANTE MA NETTAMENTE INFERIORE A GLI ALTRI THRILLER DI PUPI AVATI.
commento di superficie 213