Regia di Neil Jordan vedi scheda film
Un altra storia d'amore che non è regolare, o almeno che prenderà una piega inaspettata: per Neil Jordan le passioni sono manifestazioni di anime tormentate in cerca di appigli per sopravvivere, disperati tentativi di trovare un senso alle cose, di soffrire meno le asperità di vite allo sbando. Come per "La moglie del soldato", "Intervista col vampiro", anche in "Mona Lisa" l'antieroe Bob Hoskins, pedone della scacchiera della malavita, si ritrova a confronto con un pezzo da 90 come Michael Caine e si innamora perdutamente della bellissima prostituta nera Cathy Tyson, riesce a portare al termine il compito che si è assunto, ma in fondo alla storia conoscerà una verità amara e impossibile da ribaltare. Recitato con classe( per Hoskins candidatura all'Oscar), scritto con esaltatori di sapidità da letteratura hard boiled, "Mona Lisa" è uno dei più bei noir girati in Europa, in un periodo in cui il cinema inglese aveva ripreso vita dopo anni incerti. Piccola "leggenda" del rione da cui è emerso, il gangster di mezza tacca trova il suo giorno di gloria proprio quando conoscerà la più sonora sconfitta sentimentale: il resto dei suoi giorni saranno in gran parte rimpianto. Se non lo si è visto, da recuperare.
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