Regia di Giulio Paradisi vedi scheda film
prendete un luogo comune a caso che viene citato per cio'che concerne noi italiani:ebbene,tranne la pizza,che non ne ho visto traccia,questo luogo comune è presente in questo film.Ma non lo dico in accezione negativa:lo dico per caratterizzare il film che è una fiera del luogo comune sull'italico individuo.Qui la storia riguarda dei camerieri italiani in Inghilterra che coltivano il sogno di avere un locale tutto loro.Quindi essendo italiani devono essere allegri per contratto,addirittura cantano mentre servono le pietanze,eppure ognuno di loro sembra avere un fardello sulla schiena che incurverebbe pure un asino.Cosicche'quando tre rapinatori neri,piu'sfigati di loro perche'non hanno neanche il lavoro,cercano di rapinarli e per una serie di fortuite coincidenze sono costretti a rimanere nella dispensa con i cinque italiani con la polizia di fuori che li osserva e li assedia,velocemente si instaura una sorta di comunanza nella sfiga tra loro,una specie di sindrome di Stoccolma.Cosi'scorre il film,a volte anche faticoso,a volte con momenti piu'brillanti che sono quelli in cui Manfredi ha la parola.perche'nonostante sia lui la star incontrastata di questo film,si ritaglia uno spazio uguale a quello di tuti gli altri senza eccesso di divismo.Non è un brutto film ma credo che sia troppo semplicistico riguardo la percezione dell'italiano all'estero e in qualche occasione assume un fastidioso tono declamatorio....
non memorabile
bravo
particina di poco spessore
bravo,qualche ottima battuta,qualche declamazione fastidiosa
è imprigionato nell'unita'di tempo e di spazio ma non sfigura
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