Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Dopo lo straordinario successo del capolavoro felliniano "La Dolce vita", il produttore Gianni Buffardi (genero di Toto') colse al volo l'occasione per realizzare una parodia della mondana via Veneto con Toto' e Peppino,questo film fu realizzato in fretta e furia proprio per "cavalcare" l'onda del successo felliniano che nel 1961 non si era ancora esaurita,tra scandali, critiche perbenistiche, ma anche giudizi osannanti.Questo film è uno dei piu' censurati dell'intera filmografia del principe,infatti vive di contenuti ritenuti "scabrosi" per l'epoca e ricalca alla perfezione luoghi,situazioni e persone dell'originale di Fellini ovviamente rilette sotto una chiave iperbolica e farsesca,tanto che il set di via Veneto era praticamente lo stesso del capolavoro del 1960.Tra festini a base di droga,sedute spiritiche,ma anche una velata critica all'ambiente politico,aristocratico e borghese, si ripete all'infinito l'ennesimo canovaccio dei due cugini ignorantelli e provinciali alle prese questa volta con il bel mondo delle notti romane,in un susseguirsi di sketch e situazioni rivisitate fino alla noia che rendono il film a volte abulico e senza uno snodo principale.I ruoli del duo sono i soliti gia' visti in precedenti film, con Toto' che aggredisce e Peppino che subisce pur reagendo,i due comici mostrano segni di stanchezza nonostante dei passaggi sono godibili,il perche' è forse da imputare alla scarsa vena creativa degli sceneggiatori e dei registi,poco coraggiosi nel riciclare questi due geni comici, magari sovvertendone i ruoli e i registri recitativi,è giocoforza considerare che il pubblico dell'epoca era abituato a questo tipo di storielle raffazzonate alla meglio e quindi non era pretenzioso,ma se questo andava bene ai produttori(che riscuotevano incassi notevoli) toglieva molto ai due attori sprecati per sceneggiature e film a basso costo e sopratutto al cinema italiano che poteva sfruttarli meglio.Un film dunque annoverabile tra i piu' "stiracchiati" del duo,che nonostante la regia di Corbucci,non riesce a decollare nella narrazione,il tutto si gioca sui duetti comici di Toto' e Peppino che in parte "salvano" il film che manca di una sua forza strutturale e si basa su stilemi collaudati all'infinito.La satira e l'ironia che dovevano "parodizzare" l'originale di Fellini si perde in parte in inutili lazzi e vezzi linguistici stucchevoli.Peccato perche' dato l'argomento trattato(e il mitico duo) si poteva ricavare un film piu' interessante e sarcastico.......un occasione mancata.....voto 6-
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