Mark, studente ribelle ricercato a Los Angeles dalla polizia per aver ucciso un agente, riesce a fuggire su un aereo da turismo rubato. Nel deserto californiano incontra e ama una ragazza, Daria, che si sta recando a Phoenix per trascorerre un periodo di vacanza. Nel paesaggio spettrale di Zabriskie Point (il punto di massima depressione geologica degli Stati Uniti) i due giovani trascorrono lunghe ore d'amore, ma...
Note
Partito per fare un film sull'America, sulla contestazione nelle università americane, Antonioni si trova, come sempre, a girare un film sull'uomo e sul suo destino. Pur non essendo tra i suoi capolavori, e scontando una certa incomprensione del luogo e della generazione narrati, rimane un film con momenti altissimi, tra cui il "love in" nel deserto e l'esplosione finale su musiche dei Pink Floyd.
A prima vista, noioso e inutile. Leggendo qua e la capisco di più. Apprezzo l'estrosità del regista e le inquadrature. Anche le idee. Non è un film per tutti. Non è un film mordi&fuggi. Un saggio di maestria incompreso, anche da me. 6
Forse il più minimale dei film del grande maestro, ed il più simbolicamente esplicito; la costante levità della narrazione e la spettrale desolazione della seconda parte del film sono come un accumulo di energia per la famosa esplosione finale. Voto 7.
Un cumulo di stereotipi di 50 anni fa manca l'analisi luoghi comuni non dimostrati a distanza di tempo e anche irritante nessun giovane oggigiorno condividerebbe questa visione. resta il sospetto che all'epoca Antonioni abbia voluto fare un film al passo coi tempi quindi di successo e di cassetta. un po' di mestiere c'è ma non basta.
Un film figlio di un'epoca estinta ma che ancora oggi ha un effetto enorme in chi lo guarda, che sa toccare le corde emotive giuste senza mai scadere nella furbizia.
Non voglio provocare nessuno, sono io che sono un ignorantone, ma io ho trovato il film lungoooooooooooooooooooo e noioso! a parte i luoghi nulla di particolarmente bello o degno di nota!
eccezionale film di un antonioni disilluso e sconfortato.con tante di quelle scene eccellenti che quasi mi commuovo all'idea.finale bellissimo e amaro.che dire… per me e' un capolavoro. *****
un po' datato e irrisolto, come quasi tutti i film di Antonioni: ma ci sono almeno un paio di sequenze che valgono il prezzo del biglietto (la scena d'amore nel deserto e il finale simbolistico)
Antonioni cuore e talento, coraggio e tocco vellutato, cultore fautore di un omaggio ad un'epoca mitizzata raccontata come il mito della rivoluzione e dell'amore libero, della contestazione dei giovani arrabbiati degli anni sessanta, attillati in abiti stretti con in testa lunghi capelli che nascondono idee chiare confuse dagli schemi dei potenti, idee confuse come… leggi tutto
Film complesso e sofisticato, difficile da valutare in maniera chiara e inequivocabile... ZABRISKIE POINT è un'opera essenzialmente poetica, quasi una fotografia dell'America anni '60 attraverso gli occhi del complicato e affascinante Michelangelo Antonioni. All'interno di una narrativa semplice e, se vogliamo, anche banale, Antonioni ritrae fondamentalmente l'avversione della new… leggi tutto
Il silente ermetismo di Antonioni traslato nella California dell'Estate dell'amore. Ovvero un paradosso inguaribile, come le incomprensibili pause infinite e le dettagliate carrellate sul vuoto del deserto che costituiscono il cuore del film. Che è, come quasi sempre nel caso del regista ferrarese, vittima di un'eccessiva soggettività, di un impressionismo lugubre, decadente, al rallentatore.… leggi tutto
Rivisto 50 anni dopo (io c'ero) il film mostra tutti i luoghi comuni e gli stereotipi di quell'epoca: i ricchi sono tutti cattivi chi fa affari è cattivo la polizia è cattiva, i borghesi sono stupidi e consumisti, i figli dei fiori fanno l'amore e non la guerra e sono gli unici buoni. certo al mondo esiste la corruzione l'avidità e il pregiudizio. Solo che bisogna spiegarli:…
A seguire il primo test di volo ad alta quota semi-"suborbitale" di uno StarShip, l’SN9 (il secondo in assoluto per un veicolo di lancio di quella serie della SpaceX, dopo quello sull’SN8 del dicembre…
Storia di un breve amore ai tempi della contestazione, sul finire degli anni '60: due giovani (interpretati da Mark Frechette e Daria Halprin) si incontrano nel paesaggio lunare di Zabriskie Point, nella Valle della Morte californiana, e si amano sognando un mondo dove vivere l'amore e il sesso in assoluta libertà è consentito e possibile. Ma è solo un sogno, come…
Un'apocatastasi esistenziale comunista
“Zabriskie Point” segna inesorabile il punto più alto di una critica corrosiva alla modernità borghese considerata nemica dell'amore e della fraternità tra gli esseri.
Probabilmente è un film da rivedere anche in un periodo pasquale in cui ricorre la risurrezione di Cristo. Perchè se…
Le argomentazioni trattate in questo film di Antonioni (il consumismo e il capitalismo senza regole) sono piu' che mai attuali. Anche se visto oggi risulta tutto piuttosto datato e molto di parte. Rimane comunque un'opera psichedelica di grande fascino visivo, con due protagonisti azzeccati, un finale stupendo e una colonna sonora che e' un'autentica gioia per le orecchie.
Lista in ordine sparso di colonne sonore in abbinata perfetta alla pellicola. Quei pezzi che sono imprescindibilmente uniti alle immagini, capaci di evocare solo al minimo accenno quel film.
Per il momento ho inserito…
L'estate scorsa, a fine agosto, mi sono trovato a passare da Ginevra, dormendo una notte a casa di un amico regista che mi ha accolto a braccia aperte ma mi ha anche avvisato: "domattina però preparati…
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Commenti (18) vedi tutti
A prima vista, noioso e inutile. Leggendo qua e la capisco di più. Apprezzo l'estrosità del regista e le inquadrature. Anche le idee. Non è un film per tutti. Non è un film mordi&fuggi. Un saggio di maestria incompreso, anche da me. 6
commento di BradyForse il più minimale dei film del grande maestro, ed il più simbolicamente esplicito; la costante levità della narrazione e la spettrale desolazione della seconda parte del film sono come un accumulo di energia per la famosa esplosione finale. Voto 7.
commento di ezzo24Un cumulo di stereotipi di 50 anni fa manca l'analisi luoghi comuni non dimostrati a distanza di tempo e anche irritante nessun giovane oggigiorno condividerebbe questa visione. resta il sospetto che all'epoca Antonioni abbia voluto fare un film al passo coi tempi quindi di successo e di cassetta. un po' di mestiere c'è ma non basta.
leggi la recensione completa di eit20Un film incantevole, il finale è storia del cinema, arte allo stato puro.
commento di frankdeniroUn cult dell'epoca delle contestazioni sessantottine con una straordinaria colonna sonora e un finale memorabile.
leggi la recensione completa di Roberto T.Un film alla deriva, inquietante e struggente, nichilista apocalittico e stracolmo d'amore desertico... 8 1/2
leggi la recensione completa di logosUn film figlio di un'epoca estinta ma che ancora oggi ha un effetto enorme in chi lo guarda, che sa toccare le corde emotive giuste senza mai scadere nella furbizia.
leggi la recensione completa di Carlo Cerutiambientazioni mozzafiato e poco più rendono sto film assolutamente insipido.
commento di kkkio di fronte ai film di Antonioni rimango perplessa e non arrivo a capirli a pieno; belle immagini ma che avrà voluto dire?
commento di florentia violanon un gran film
commento di antonio de curtisNon voglio provocare nessuno, sono io che sono un ignorantone, ma io ho trovato il film lungoooooooooooooooooooo e noioso! a parte i luoghi nulla di particolarmente bello o degno di nota!
commento di columbiatristarBello. La "lussuria" fotografica e' il vero limite del film.
commento di ligeti7+
commento di nico80"L'avventura" era migliore di questo
commento di bocchan6
commento di incallitofinalmete un antonioni meno palloso, ma non è che abbia fatto poi sto gran film
commento di Dr.Lyncheccezionale film di un antonioni disilluso e sconfortato.con tante di quelle scene eccellenti che quasi mi commuovo all'idea.finale bellissimo e amaro.che dire… per me e' un capolavoro. *****
commento di superficie 213un po' datato e irrisolto, come quasi tutti i film di Antonioni: ma ci sono almeno un paio di sequenze che valgono il prezzo del biglietto (la scena d'amore nel deserto e il finale simbolistico)
commento di ed wood