Regia di David Cronenberg vedi scheda film
C'è poco da dire, già il romanzo i Burroughs non è il massimo della linearità e della logica, in più mettici Cronenberg a trarne un film: se non è il delirio, poco ci manca, a guidare la storia dello scrittore William (ovvero Bill, certo non un nome a caso). La componente tossica e quella omosessuale fanno da contraltare a quella criminale, piacere e dovere, godere e soffrire che si contrappongono; gli effetti speciali (mostriciattoli bavosi) si sprecano e la maggior parte delle cose che succedono non hanno un effettivo senso consequenziale con quelle successe fino a quel punto del film: c'è anche a chi piace questa roba qui. A me, no. E' comunque un lavoro ben curato, un noir fantascientifico con un protagonista impenetrabile fra il Bogart e lo strafatto.
Bill, disinfestatore drogato con la passione della scrittura, uccide persbaglio, strafatto, la moglie. Uno scarafaggio gigante, prodotto di una sua allucinazione, gli consiglia di riparare nell'Interzona, un luogo sotterraneo in nord Africa. Qui è indotto all'omosessualità, riceve ordini da altre creature mostruose di fantasia e conosce una donna identica alla moglie morta, che provvede ad uccidere nel medesimo modo.
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