Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Straordinario affondo nella scrittura di William Burroughs da parte di D. Cronenberg, il quale crea ed elabora una metafora polimorfa e inclassificabile proprio sulla nascita delle arti, sulla scoperta e messa a nudo dell'Io inconscio e dei desideri che non vogliamo riconoscere (qui l'omosessualità in particolare, ma in un discorso che vale anche per il sesso in generale), in un'esistenza al limite, ricca di inquietudini, turbamenti inebrianti, allucinazioni ed erotismo insinuante. 9
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