Regia di Laurence Olivier vedi scheda film
Primo grande film tratto da Shakespeare, degno delle migliori pellicole che hanno affrontato il difficile compito di adattare per lo schermo l'opera del drammaturgo inglese- naturalmente mi riferisco a Welles e Kurosawa- e ancor oggi per molti versi audace e brillante, nonostante i tentativi revisionisti di una certa critica di svalutarlo. Laurence Olivier ebbe la geniale intuizione di inscrivere la piece del Bardo, rispettata quasi integralmente nel testo, all'interno di una rappresentazione teatrale al Globe theatre che apre e chiude il film ed è resa con grande ricchezza di notazioni ambientali e un ammirevole talento nella composizione figurativa. Quando si abbandona la cornice teatrale con la scena della partenza a Southampton, il film prende i toni di un'epopea che culmina nella straordinaria sequenza della battaglia di Azincourt, una delle più belle nel suo genere dell'intera storia del cinema, un vero trionfo di dinamismo che fu girata in esterni naturali in Irlanda, degna di quella famosa sul lago ghiacciato dell'Alexander Nevskij di Eisenstein. La fotografia di Robert Krasker è di primissimo ordine, ma sono importanti anche i contributi delle musiche di William Walton, delle scenografie di Paul Sheriff e dei costumi di Roger Furse. L'interpretazione di Laurence Olivier è possente nel ruolo del sovrano ed è ben doppiata nella versione italiana da Gino Cervi: memorabile il discorso ai soldati nel giorno di San Crispino; tra i caratteristi ottimo Robert Newton, mentre risulta un po' leziosa Renee Asherson nel ruolo della promessa sposa francese. All'epoca fu un meritato successo internazionale e valse un Oscar speciale ad Olivier, che riprese la regia nei successivi "Amleto" e "Riccardo III", ma senza più toccare la genialità dell'Enrico V.
Voto 9/10
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