Regia di Laurence Olivier vedi scheda film
VOTO 8+ SPETTACOLARE (Tv 20 Aprile 2011) E' la fine del 1944 la guerra mondiale stenta ad avviarsi verso una conclusione: la Germania nazista si rinchiude nei suoi territori, obbligata alla difesa dopo 5 anni di distruzioni e orrori, i russi a Est gli alleati a Ovest ormai non c'è più scampo. Ma la spallata finale, la resa, la battaglia decisiva, come tutte le guerre del passato non è ancora arrivata, la follia dell'uomo è arrivata all'apice, la distruzione totale sembra l'unica soluzione. In questo contesto, con le V1 e le V2 che portano la morte dal cielo, Olivier trasforma in pellicola il dramma shakespeariano più adeguato ai tempi, Enrico V e lo intitola simbolicamente The Chronicle History of King Henry the Fift with His Battell Fought at Agincourt in France. Anzicourt è una delle grandi vittorie inglesi di tutti i tempi e Enrico è uno dei suoi simboli più virtuosi, anche grazie alla penna di Shakespeare, capace di creare un personaggio eroico e dubbioso, complesso ma fieramente positivo. Partendo dal soggetto e dalla tradizione, il regista/attore impone fin dal principio con la dedica alle truppe impegnate in guerra, una visione moderna e contestualizzata del dramma, forzando i paragoni e le metafore: lo sbarco in Normandia, la possibile resa germanica, la paura di fronte ad un nemico inossidabile e militarmente superiore (come non pensare ai feldmarescialli tedeschi come Rommel e Von Runsdtedt mitizzati come geni del male dalla stampa occidentale), cercando di cogliere l'animo della gente. Vederlo ora senza questa carica genuinamente propagandistica toglie molto alla presa emotiva dell'opera ma non per questo rimane ancora uno dei pilastri della produzione oliveriana, dove il teatro si fonde e supporta magnificamente il cinema come nelle scenografie simbolicamente teatrali ma magicamente cinematografiche. Il re deve caricarsi di tutto è la frase chiave, recitata nella scena madre: la lunga attesa alla battaglia, dove tutto il pathos serve a caricare e motivare una nazione allo sforzo decisivo. Da affrontare senza remore nei confronti della sua fine origine teatrale, questo film è un classico, importante sia come opera d'arte che come documento storico.
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