Regia di Giovanni Veronesi vedi scheda film
"La storia che venne dopo cancellò la sua" così si può riassumere il significato del film. Pasquale Festa Campanile ancora una volta scrive di uomini importanti che la storia (o la religione in questo caso) ha trascurato, come se volesse dar loro un riscatto e ridargli peso.
Così nasce la storia di S. Giuseppe, falegname religioso ma non bigotto, innamorato della vita e dei suoi piaceri. S'innamora di Maria e la sposa nonostante sia incinta ed accetta di non toccarla fino alla morte.
S. Giuseppe è un Abatantuono misurato ed incisivo, Maria è una Penélope Cruz intensa e ben doppiata, come contorno abbiamo un monumentale Haber come servo di Giuseppe, che è anche il narratore della storia.
Il tono scelto da Veronesi per raccontare la storia è quello della sensibilità e del sentimento. Definisce bene tutti i personaggi ed ognuno di loro ha la propria storia da raccontare. Fa un buon uso della colonna sonora e costruisce così numerose sequenze toccanti e riesce anche a commuovere nel finale.
Il film è interessante anche perché non da risposte certe, non sappiamo se l'Angelo ha davvero parlato a Maria ed a Giuseppe, si sa solo che Giuseppe si rassegna a quella situazione ed accetta di non toccare la moglie. Ma per volontà di Dio o per rassegnazione? Una sottile ed intelligente ambiguità che richiede attivamente la partecipazione dello spettatore nell'interpretazione della pellicola.
Insomma, per farla breve, "Per amore solo per amore" è un film toccante e commovente, che offre una panoramica diversa su alcuni personaggi storico/religioso di cui tanto si parla ma che in realtà si conoscono poco. Sorretto da ottimi attori e ben diretto.
Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:3 impegno:3 tensione:1 erotismo:1
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