Regia di Edoardo Leo vedi scheda film
Un piccolo gioiello di casa nostra. Voto 6,5.
La famiglia è la cellula mater della società. Claudio e Anna, fidanzati da tempo, con lavoro precario e conviventi, lo sanno benissimo, e nell'attesa di raggiungere una sicura posizione economica per far partire una famiglia, con annessa prole, provano a seminare i loro desideri nella speranza che portino presto dei frutti. Non c'è nel matrimonio obiettivo più eccellente che un coniuge si preoccupi dell'altro ed entrambi si preoccupino del benessere dei figli. Si tratta pertanto di definire le basi per condurre una vita familiare in piena sicurezza economica, in maniera che sia essa l'elemento essenziale del rapporto tra marito e moglie, genitori e figli. Loro infatti pensano che se la famiglia si basa sulla solidità economica, tutto diventerà facile e si potrà vivere serenamente. La maggior parte delle persone la pensa così. Ma se si vuole aspettare il momento giusto per creare una famiglia, raggiungere la tanto amata condizione economica, questa famiglia non nascerà mai, perchè di fatto la società di oggi (ma anche quella di ieri) non lo consentirà così facilmente. Un giorno Claudio e Anna si ubriacano e, nel fulgore della sbornia più totale, postano inconsciamente su una piattaforma di crowdfunding, da Claudio stesso creata, una richiesta collettiva di fondi con la promessa di girare un video hard per poi farlo vedere nel web a tutti i finanziatori. La richiesta, inaspettatamente, ha successo e inizia così la raccolta di denaro virtuale. Presto si raggiungerà una cifra spropositata e ovviamente inattesa. La coppia però non tarderà a interrogarsi sull'etica del gesto. Lo faranno il video? E' tutto da scoprire. Il film è una commedia ben fatta, ritrae un chiaro spaccato sulla modernità di oggi e sulla vita reale imbevuta di internet e rete sociale. Si gusta l'attesa di vedere come va a finire, si ride poco per la verità (meno male che c'è il buon Papaleo che tiene alta la soglia del divertimento). Traspare anche una vena di dolore nella situazione critica che viene a svilupparsi. Una miscela di elementi che da valore alla commedia italiana. Bravi gli attori, Edoardo Leo si conferma arguto nella regia, intelligente nella sceneggiatura e padrone del fatto suo, e pure la Foglietta è di gran classe. Anche gli attori non protagonisti hanno il loro peso, la brava Massironi di "Pane e tulipani" e Massimo Wertmuller, nipote della Lina "nazionale".
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