Regia di Edoardo Leo vedi scheda film
Fa piacere, dopo due pellicole italiane piacevoli e interessanti come "Piuma" e "In guerra per amore" imbattersi in un'altra commedia discretamente realizzata come questa "Che vuoi che sia" quarta regìa curata da un Edoardo Leo sempro piu' esperto dietro la macchina da presa, oltre quella sua già conclamata abilità d'attore. Qui Leo è protagonista assiene a quella strepitosa attrice che è Anna Foglietta. L'idea centrale del film, è una sola, su cui si poggia(non sempre senza affanno) tutta la pellicola. E come idea non è male, nel senso che offre il destro a innumerevoli gag e situazioni ambigue, che in teoria dovrebbero essere il sale (e il pepe) di una commedia italiana. In effetti gli spunti divertenti sono piu' d'uno e spesso funzionano, solo che a tratti se ne ha la percezione di un teatrino un po' scontato e prevedibile. E il motivo di certe "mancanze" (comunque lievi) è da ricercarsi nella macchina produttiva e/o nella sceneggiatura (forse tendenti un po' al risparmio di mezzi) e non certo addebitabili ad una onesta regìa e men che meno ad un affiatato cast. Al di là dell'episodio centrale attorno al quale tutto ruota (una coppia di giovani che vivono precariamente si trovano quasi per caso davanti all'opzione di girare un video hard che potrebbe fruttare ai due un sacco di di soldi con tutte le implicazioni morali ed etiche del caso), i temi toccati sono anche altri meno "comici", e vertono fondamentalmente attorno all'invadenza della rete nelle nostre vite. Per esempio balza fuori un tema specifico piu' che mai scottante, che è quello del web come piazza virtuale dove ognuno (è un bene o un male?) può gridare la sua verità su qualunque cosa, spesso a rischio di sconfinare nella provocazione e nell'insulto. Il tutto utilizzando i toni e i colori della commedia, escludendo (nonostante le situazioni imbarazzanti) ogni volgarità. Insomnma, per dirla tutta, il film funziona e tutto sommato diverte, ma l'idea centrale della coppia che è indecisa se fare oppure no il maledetto video, dopo un pò mostra la corda. Leo è attore di spessore che ormai si è ritagliato in ambito commedia un proprio ruolo che vive con evidente adesione. Anna Foglietta -semplicemente- la adoro e qualunque mio giudizio non potrebbe essere obbiettivo. Rocco Papaleo professionale ma alle prese con un personaggio abbozzato maluccio. E vorrei concludere con un' annotazione positiva che suppongo vada ascritta allo stesso Leo. Lui è artista squisitamente romano ma per questo film ha meritoriamente voluto superare quel marchio romanocentrico che caratterizza pesantemente molta della commedia italiana, scegliendo come ambientazione per la sua quarta regìa una Milano che va oltre lo sfondo per diventare quasi respiro scenografico.
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