Regia di Camillo Mastrocinque vedi scheda film
Carrellata di attori di altissimo livello, da Gassman a Koshina, da Tognazzi a Vianello, passando per il duo per eccellenza Totò e Peppino per raccontare la storia di una cambiale, che passa di mano in mano fino a ritornare al mittente. Con una sceneggiatura che ha anche il valore di denuncia (il sistema delle cambiali viene lodato dall’incarcerato ed imbroglione Aroldo Tieri), si passano in rassegna vizi e virtù degli italiani degli anni ’60. Ecco dunque che il titolo di pagamento passa dalla tasca di due falsi testimoni a quella di un tabaccaio, poi a quella di un tosacani ed a quella di una “escort”, per finire in un negozio di abbigliamento, per poi ritornare indietro quando alla sua scadenza la cambiale risulta insoluta. Tante le gag, alcune molto divertenti, con in più l’espediente narrativo di cambiare storia a seconda del passaggio della cambiale (la macchina da presa virtualmente segue sempre il titolo di credito piuttosto che gli attori). Consigliato per passare un paio d’ore spensierate.
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