Regia di Patty Jenkins vedi scheda film
Diana Prince (Gal Gadot) è la divina Wonder Woman, figlia di Zeus, che combatte Ares, dio della guerra, deciso a metter zizzania nelle umane vicende.
Prima eroina della DC Comics (1941) ,Wonder Woman chiedeva a gran voce il proprio film, alla pari dei compagni Superman e Batman. Ebbene , la scelta di regia cade ostinatamente su una donna, la semisconosciuta Patty Jenkins (all'attivo solo il dimenticato Monster, poi qualcosina in tv) lasciando Zack Snyder alla sceneggiatura (buon per noi). Scelta che giova parecchio al film.
I più disfattisti lamenteranno una certa banalità nel messaggio (l'amore salva il mondo), i pignoli denigreranno la politica ostentatamente femminista della Warner. Beh, ci può stare perchè no.
Il punto è che Wonder Woman sfrutta il fascino della figura femminile in maniera intelligente senza strafare, coniuga intrattenimento mai dozzinale, lontano dalla roba "pompata" alla Snyder tanto per fare un nome, e non lesina momenti di riflessione per nulla banali, affidati ad un eroina che trova difficile comprendere il nostro mondo, la guerra e gli uomini.
Un po' come tutti noi.
Lo sguardo è filtrato dall'ingenuità della protagonista, (preferita alla Kurylenko) combattuta tra incredulità e voglia di combattere, che si scioglierà per amore come neve al sole, compiendo il suo destino.
Buona realizzazione tecnica, ritmo discreto, cast di lusso: Gal Gadot sembra perfetta nel ruolo, Chris Pine è sempre convincente, si rivede Connie Nielsen nei panni della madre di Diana, a dir la verità un po' sprecata, cosi come Robin Wright, che avremmo voluto veder nel vivo dell'azione un pochino di più.
C'è pur Said Taghmaoui , indimenticabile Said de "L'odio" , un vero tuffo al cuore.
Non serve dire operazione commerciale, edulcorata e bla bla bla . 820.000.000 di incasso nel mondo, sequel già in preparazione.
Può bastare.
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