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Wonder Woman

Regia di Patty Jenkins vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Wonder Woman

di Marco Poggi
8 stelle

Riuscito miscuglio di vari cinecomics precedenti a questo, anche se in versione femminile e femminista, che apre la strada ai film sulle supereroine nei cinema, dopo i passi falsi "CATWOMAN" e "ELEKTRA". Bravissima Gal Gadot, come anche Chris Pine, Robin Weight e Connie Nielsen.

L'eroina femminista della DC Comics Wonder Woman, creata, nel 1941, da William Moulton Marston (inventore della macchina della verità),  arriva finalmente al cinema, in un film dove vengono rivelate le sue origini di amazzone e dove la si coinvolge nel Primo Conflitto Mondiale (anziché il Secondo, come nei suoi primi fumetti) per combattere Ares, il dio della guerra. Personalmente, l'ho trovato molto appassionante, perché è un riuscito miscuglio di "CAPTAIN AMERICA - IL PRIMO VENDICATORE""THOR", "THOR THE DARK WORLD", "XENA PRINCIPESSA GUERRIERA""300" (per me, fumetti e cine-fumetti Marvel, DC e indipendenti pari sono) e svariati videogame fantasy, con una Gal Gadot adeguata che non fa rimpiangere l'assenza di Lynda Carter (anche se Lynda Carter che era, praticamente, in costume da bagno patriottico provocava ben altre sensazioni, quando la si vedeva nei famose telefilm cult degli anni'70), un Chris Pine simpatico, una Connie Nielsen nobile regina e una Robin Wright che ricorda Heather Parisi con l'elmo in testa. Le uniche cose che dispiacciono è che Gal Gadot non si chiami mai Wonder Woman nel corso del film e che la famosa  pellicola mai realiazzata nel 2005 da Joss Whedon sull'amazzone di Temischira, in Fase 0, rimarrà sempre un sogno insoluto, anche se Whedon sembra che recentemente si siai consolato con Batgirl, una supereroina che ritengo più nelle sue corde di creatore di "BUFFY L'AMMAZZAVAMPIRI". L'ispirata regista Patty Jenkins paga lo scotto di dover rendere conto al cinema di Zack Snyder, pieno di rallenty e scene esageratamente caciarone, ma decisamente questo film è un grosso passo avanti per l'industria americana dei cine-comics (Marvel, DC e indipendenti) perché, anche se imperfetto, apre le porte ai film sulle supereroine, femministe e non, e al meritato successo, dopo i passi falsi di "CATWOMAN" e "ELRKTRA". Quindi, lo promuovo, anche perché là dove si fermava "CAPTAIN AMERICA IL PRIMO VENDICATORE" di Joe Johnston, la WW della Jenkins va avanti, visto che non ha fretta di mettere in scena un finale già scritto e già ipotizzato da "BATMAN VS SUPERMAN - DAWN OF JUSTICE"  e nei trailer.

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