Regia di Zack Snyder vedi scheda film
Sequel di Batman v Superman: Dawn of Justice (2016) con cui la DC Comics cerca di rispondere al successo ottenuto dalla Marvel, mettendo in scena sette dei suoi personaggi più noti tutti uniti contro il cattivone di turno. Alla fine la produzione rimetterà 60 milioni di dollari, riuscendo a ottenere un introito dimezzato rispetto alla pellicola concorrenziale presa di riferimento. Si segue infatti la scia della fortunata serie Avengers, affiancando ai già apparsi in Dawn of Justice, Superman, Batman e Wonder Woman, Flash, Aquaman e Cyborg. Determinanti diventano gli effetti speciali che, anziché risultare strumentali, sono il vero fine del film e portano il budget alla roboante somma di 300 milioni di dollari (contro i 220 di Avengers). Zack Snyder dirige come se si fosse in un videogioco, con ampio uso di droni aerei, carrellate e corposa ricostruzione scenografica in computer grafica. La sceneggiatura subisce un importante ridimensionamento anche rispetto al precedente episodio. Al di là delle battute che vorrebbero suscitare simpatia (in realtà sono stucchevoli), il copione è nettamente inferiore al precedente Batman v Superman e da sfogo a un'azione continua, con un cattivone che sembra Satana (si chiama Steppenwolf) uscito dall'inferno con l'intento di trasformare la terra in un'apocalisse. I buoni, ovviamente, a suon di cazzotti e sprangate, glielo impediranno. Simpatici gli uomini insetto, demoni al seguito di Steppenwolf (che ne cadrà vittima), evoluzione in scala umana di quelli in formato ridotto di Hellboy: The Golden Army. Alla colonna sonora Danny Elfman rispolvera la traccia storica di Batman di Burton, unico vero pezzo degno di nota di una soundtrack alquanto anonima.
Pur se piaciuto a diversi spettatori, è, a mio avviso, un mediocre prodotto. Provate a immaginarlo sprovvisto di effetti speciali. Bene, che cosa vi rimarrebbe in mano? Ecco il reale valore del film: una mera ed esclusiva operazione commerciale senza ulteriore valenza.
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