Regia di Zack Snyder vedi scheda film
Un grande spettacolo caotico che alle atmosfere cupe de L'uomo d'acciaio e Batman v Superman: Dawn of Justice preferisce la soluzione del divertissement autoironico e fine a se stesso.
Justice League soffre palesemente il complesso d'inferiorità della Warner nei confronti dell'imponente progetto che la Marvel ha imbastito negli ultimi dieci anni. Così alla sceneggiatura e, in parte, alla regia ci mette lo zampino Joss Whedon ed il risultato è un grande spettacolo caotico che alle atmosfere cupe ma se non altro caratteristiche de L'uomo d'acciaio e Batman v Superman: Dawn of Justice preferisce la soluzione del divertissement autoironico e fine a se stesso.
Ma questo è solo il primo dei tanti problemi di un'opera che non può non fare storcere il naso anche a chi, come il sottoscritto, ne ha apprezzato i predecessori. A Justice League manca la minima ricerca di profondità che fino ad ora aveva elevato gli altri film DC ed il fascino dell'ambientazione volutamente artificiosa, figlia dell'epica postmoderna firmata Snyder, qui soffre di una regia caotica e priva dei guizzi visionari del regista statunitense. Si arriva comunque ad una sufficienza risicata in virtù della godibilità del tutto. Peccato, si poteva osare di più.
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