Trama
Sul finire dell'estate, l'anziana Louise vede l'ultimo treno della stagione partire dalla stazione della piccola località di Biligen senza di lei. La città è deserta, il tempo passa rapidamente e le grandi maree condannano la popolazione a rimanere senza luce e senza mezzi di comunicazione. Delicata e graziosa, Louise potrebbe non sopravvivere all'inverno ma non ha paura di ciò che l'aspetta. Del resto, sa come gestire gli elementi della natura e la solitudine per sopravvivere. I ricordi prenderanno presto il sopravvento e arriverà a tenerle compagnia un inaspettato "amico".
Approfondimento
LE STAGIONI DI LOUISE: RIFLETTERE IN SOLITUDINE SULLE SFIDE DELLA VITA
Diretto e sceneggiato da Jean-François Laguionie, Le stagioni di Louise racconta la storia di Louise, un'anziana signora che nel corso dell'ultimo giorno d'estate perde l'ultimo treno in partenza dalla piccola località balneare in cui si trova. Finendo tra le strade deserte del posto, abbandonate da tutti, ben presto si ritrova al centro di una tempesta, seguita da un'innalzamento delle maree. Superata la pioggia, torna poi il bel tempo che le offre ancora scampoli di un'eccezionale estate. Senza perdersi d'animo, Louise considera il suo abbandono come una sfida, si costruisce un'abitazione di fortuna su una spiaggia e a 75 anni si concede un'esistenza à la Robinson Crouse, scoprendosi più piena di risorse di quanto immaginasse. Pepper, un vecchio cane, comincia a tenerle compagnia, a mangiare con lei e accompagnarla in battute di pesca.
Spesso Louise si chiede se i turisti torneranno per Natale o per Pasqua e i motivi per cui l'elicottero che ogni tanto sorvolava la riva è svanito. Sarà a causa delle maree o è stata in qualche modo punita? La domanda le provoca strani sogni e lascia che i ricordi dell'infanzia le tornino in mente. Ripensa a quando a otto anni è stata lasciata con la nonna e si chiede perché. Una grande scogliera in lontananza sembra avere la risposta che cerca e con Pepper decide di raggiungerla. Il viaggio, però, le fa tornare in mente i suoi diciotto anni quando era alle prese con due fidanzati e con i piccoli dramma dell'adolescenza. Altre domande la attanagliano ma poco le importa.
Rientrata alla capanna, torna nuovamente alla sua vita quotidiana. Pepper è lì con lei per contribuire a dissipare i suoi dubbi. Del resto, l'avventura che sta vivendo altro non è che solo una delle prove che ha affrontato nella sua vita. I vacanzieri poi ritornano a luglio, tutto è uguale a prima e Louise ha deciso che non si farà altre domande.
Con la direzione artistica dello stesso Laguionie e le musiche di Pierre Keller e Pascal Le Pennec, Le stagioni di Louise vede la sua protagonista prendere in esame la sua epopea personale per capire le ragioni di quello che considera un abbandono in maniera bonaria. Nonostante tenda a dimenticare e confondere tutto, i visi appartenenti al passato le tornano davanti e diventano la sua ancora di salvezza. Come in tutte le storie di sopravvivenza, Louise è circondata dalla natura e si avventura nella sua stessa vita, ripescando ricordi gioiosi e piccole tragedie inspiegabili. La sua forza forse proviene da ciò che ha scordato, dalle faccende quotidiane, dalle scoperte, dall'amicizia con Pepper: tutti elementi che le impediscono di sprofondare nella vecchia e perdere interesse per tutto. Quando capirà di non essere stata abbandonata, i ricordi e i miraggi scompaiono e la sua favola trova una morale: La primavera è arrivata ed è la fine della storia, come pronuncia la stessa Louise di ritorno dalla scogliera.
Il cast
Regista di Le stagioni di Louise è Jean-François Laguionie, cineasta francese del 1939 la cui prima regia animata risale al 1965 e al cortometraggio La demoiselle et le violencelliste. Anche sceneggiatore, produttore e direttore della fotografia, Laguionie nella sua carriera ha realizzato solo quattro… Vedi tutto
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Commenti (1) vedi tutti
tratto curato e narrazione dotata di grande delicatezza...non sempre altrettanto avvincente.
commento di giovenosta