Regia di Jean-François Laguionie vedi scheda film
Louise rimane da sola nella località di villeggaitura in normandia dove è usa recarsi. perde il treno e per tre giorni rimane bloccata in casa da una mareggiata imponente. in una sorta di tunnel spazio-temporale, Louise si trova bloccata senza possibilità alcuna di tornare in città, e pare che nessuno dei suoi famigliari si preoccupi o si ricordi di lei. subito angosciata all'idea che nessuno si accorga della sua mancanza, lentamente e col passare dei mesi e delle stagioni, Louise inizia ad essere autosufficiente e a stare bene in solitudine. organizzata la giornata, tra setacciare la spiaggia e cercare cose per costruirsi un capanno sulla spiaggia, procurarsi il cibo pescando e semplicemente avventurarsi, Louise trova un compagno e si lascia cullare dai ricordi d'infanzia sfollata in campagna durante la guerra dalla burbera nonna che però le insegna ad arrangiarsi, l'amicizia con un coetaneo e le chiacchierate con il cadavere di un soldato alleato appeso ad un albero. l'atmosfera è sospesa tra un senso di buona malinconia per il proprio passato, di surrealismo dovuto ai sogni che sono appunto spesso strani, sospesi e surreali se non grotteschi, e pittorica, dove ogni colore, sfumatura e tono assume il peso e l'importanza di un ricordo, di un sentimento, e di un passaggio stagionale. Louise come ci ricorda il titolo ormai è nell'inverno dei suoi anni e questo lei lo sa benissimo, ma in uno slancio assurdo e poi straordinario, questa gentile e silenziosa signora affronta di petto privazioni e sfide con l'esperienza che i suoi anni e i ricordi le hanno insegnato. un altro modo di affrontare il lungometraggio animato o semplicemente la visione di un film, tout-court.
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