Regia di Roman Polanski, Claude Chabrol, Hiromichi Horikawa, Ugo Gregoretti vedi scheda film
Quattro storie di truffe ambientate in quattro città diverse (Amsterdam, Parigi, Tokyo, Napoli). 1 (Polanski) Una ragazza sfuggente si spaccia per la moglie di un riccastro e riesce così a farsi consegnare una collana di diamanti, che poi baratta in cambio di un pappagallo. 2 (Chabrol) Un tedesco, ammiratore della Francia, crede di poter comprare la Torre Eiffel. 3 (Horikawa) La cameriera di un bar si fa assumere come donna di servizio di un musicista avaro per rubargli la dentiera di platino, ma dopo la sua morte accidentale scopre che è falsa. 4 (Gregoretti) Una prostituta, su suggerimento di uno studente di legge, sposa un vecchietto dell’ospizio per acquisire la cittadinanza napoletana ed evitare il foglio di via; ma quando torna dal protettore il vecchietto, sempre consigliato dallo studente, la denuncia per adulterio. Più banali i primi due episodi, dove neanche si prova gusto a veder fregare deficienti simili: il secondo non è degno di una barzelletta, mentre il primo trova almeno un guizzo nella conclusione beffarda che dimostra l’indifferenza della truffatrice per la propria stessa abilità. Il terzo sembra dapprima raccontare un furto, più che una truffa: solo alla fine si constata che la vera vittima non è quella designata. Anche il quarto (il più vivace e divertente) si basa su un rovesciamento delle apparenze: la macchinazione si ritorce contro i presunti furbi che credevano di beneficiarne, dopo che chi l’aveva ordita decide di cambiare campo. Nella versione definitiva venne tagliato un quinto episodio, diretto da Godard e ambientato a Marrakech.
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